Secondo test ieri per il croato insieme ai compagni, coi quali sta iniziando a prendere confidenza: l’obiettivo a breve termine è una maglia in Europa League
Una maglia in Europa League, da ultimo arrivato del calciomercato dell’Atalanta che mercoledì partirà coi compagni alla volta di Haifa dove giovedì c’è lo start del doppio spareggio con l’Hapoel per accedere ai playoff della competizione. Confermando la fresca fama di erede ideale di Bryan Cristante come arma tattica fra le linee. La Gazzetta dello Sport dedica un ritratto a Mario Pasalic, possibile esordiente in gare ufficiali coi nerazzurri.
IL COETANEO CERCA SPAZIO. La missione di Gian Piero Gasperini è di fare del croato, in prestito con opzione dal Chelsea e in gol ieri nel test (6-1) con la Primavera, la toppa per ricucire lo sbrego della partenza del friulano in direzione Roma. Il coetaneo (’95) della cessione illustre ha in comune anche una carriera da parcheggiato della big di turno: Bryan il Milan e poi il Benfica, Mario – Elche, Monaco, Milan e Spartak Mosca la sua parabola finora – il Chelsea.
IL NODO DEL GOL. Pasalic può inserirsi in area e sfruttare il fisico longilineo in entrambe le fasi. Nel 3-4-1-2 farebbe proprio esattamente come il neo giallorosso. Non è uno stitico in termini di palloni in porta: 3 nell’Elche e nel Monaco, 5 in rossonero e 4 in Russia agli ordini dell’ex Massimo Carrera. L’esplosione di Cristante in zona gol è avvenuta solo col Gasp.
CENTROCAMPISTA PROTEIFORME. Nel Milan di Montella (Supercoppa Italiana a a Doha col rigore decisivo contro la Juventus) ha fatto la mezzala, nello Spartak ha perfino fatto il centrale nel 4-2-3-1. Segno che a Bergamo può fare il mediano a due, in caso di tridente Ilicic-Zapata-Gomez.