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Auguri a Mutti, l’inventore di Superpippo Inzaghi

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64 candeline per l’ex bomber di Trescore Balneario: tra i protagonisti della risalita nerazzurra dalla C1, non evitò la B da allenatore. Ma la carriera è piena di medaglie

16 gol, il doppio del partner d’attacco Carlo De Bernardi, nella stagione all’inferno. C1, 1981-1982, Ottavio Bianchi in panchina. Allora faceva il centravanti. Passato alla panchina, pardon ritornatoci dopo il sesto posto cadetto nell’annata di chiusura del secolo scorso, Bortolo Mutti nel 2009-2010 non evitò la caduta a piombo dell’Atalanta dalla massima serie. 22 punti in 20 giornate, contro gli 0 in 1 di Valter Bonacina, i 13 in altrettante gare di Antonio Conte e gli 0 in 4 di Angelo Gregucci. Mettiamola così: senza quel crollo, in cui il neo sessantaquattrenne di Trescore Balneario non riuscì a metterci la bacchetta magica, la Dea nelle mani di Antonio Percassi non ci sarebbe mai tornata.

NERAZZURRO, MA NON ATALANTINO. Fratello minore di Tiziano, difensore classe ’52, Mutti calcisticamente è un prodotto del settore giovanile dell’Inter. Costretto poi al giro d’Italia da mestierante con discreto senso della rete, 103 nei soli campionati alla fine della fiera da professionista. Senza mai fermarsi in un posto per più di un triennio: a parte Bergamo, 112 partite e 29 palloni nel sacco partecipando al rientro al piano di sopra con Nedo Sonetti tecnico, Roberto Donadoni, Marco Pacione, Marino Magrin, Domenico Moro e Gianpaolo Rossi fra gli altri, Brescia (1977-80) e Mantova (1984-87). Massese, Pescara, Catania, Taranto e Palazzolo, con ritiro a 35 primavere, le altre stazioni.

LO SCOPRITORE DI SUPERPIPPO. Al di là della riga di gesso, nonostante non sia mai stato profeta in patria, anche medaglie al valore non da poco. A Leffe, per dire, la valorizzazione del piacentino (allora anche di cartellino) Pippo Inzaghi si deve a lui: 13 gol nel 1992-1993 e passaggio in blocco all’Hellas Verona in B insieme ad Alessandro Furlanetto e Gianni Cefis, il mancino di Città Alta micidiale nei calci da fermo e assistman preferenziale di Superpippo. L’ex bomber che ne ha scoperto un altro, di quelli epocali. Poi Cosenza, il Piacenza tutto italiano, Napoli, ancora Cosenza, Palermo, Reggina, Messina (promozione in A nel 2004 e settimo posto), Modena, Salernitana, Bari, di nuovo Palermo, Padova e Livorno, 3 punti in 9 partite nel 2015-2016 nell’avantindré con Christian Panucci. Bortolo Mutti una traccia l’ha lasciata, altroché. Tantissimi auguri.

 

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