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Percassi, parte 1: “Per Zapata abbiamo chiuso in una giornata”

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Il presidente nerazzurro ospite di Bergamo TV: “Non condivido lo sfogo di Gasperini, ma abbiamo parlato e ci siamo chiariti”

Iniziato il campionato dell’Atalanta e terminato il calciomercato è tempo di primi bilanci. La vittoria 4-0 sul Frosinone e gli arrivi di Ali Adnan Rigoni hanno riportato il sorriso dopo giorni di tensione, ne ha parlato Antonio Percassi, ospite negli studi di Bergamo TV.

Sulla prima di campionato. “Molto bene, siamo partiti con il piede giusto, dopo dieci anni siamo riusciti a vincere la prima. Siamo molto contenti. I nuovi si stanno integrando bene, sta andando tutto nella miglior direzione”.

Con Gasperini. “Siamo sulla stessa linea d’onda. Non abbiamo condiviso quanto detto, poi ci siamo chiariti. Siamo andati oltre le nostre possibilità, ricordo che siamo l’Atalanta, non è semplice. C’è stato un grande sforzo. Gli ultimi due arrivi erano già previsti, facciamo una grande programmazioni, bisogna farsi trovare pronti al momento giusto. Lo sfogo? Mi dispiace, ma è tutto ok adesso, problema risolto”.

Il mercato. “Nella storia di questo club non c’è mai stata una rosa così completa, abbiamo fatto un ulteriore salto in avanti. Ora bisogna tenere i piedi per terra, perché il tifoso non smette di chiedere. Speriamo di essere premiati, perché nel calcio nulla è scontato. L’obiettivo è la salvezza, tutto quello che arriva in più è fantastico”.

Il reparto offensivo. “Era l’anello bene nelle ultime due stagioni, abbiamo voluto risolvere al meglio questa situazione dando varianti diverse a Gasperini. Non pensavamo di riuscire a raggiungere certi livelli”.

La situazione Ilicic. “È stato operato ad un dente in Slovenia, ma solo oggi hanno trovato la cura di questa cosa che è esplosa. Lo rivedremo in campo tra almeno un mese, si è complicato tutto”.

Su Cornelius. “Se la trattativa per la cessione non si è conclusa perché non rientravamo nemmeno nell’investimento, con Ilicic e Tumminello fermi per dei problemi abbiamo deciso di trattenerlo. Speriamo faccia altri gol, anche a Copenaghen che è la città in cui giocava. Se fa bene noi siamo felici, ma potremmo anche darlo via all’estero. Per ora non si muove, ma noi non teniamo in ostaggio nessuno”.

I difensori. “Tra Palomino, Djimsiti e Mancini non so chi sceglierei. È difficile, Palomino è un grande difensore. Sono stato stupito da Djimsiti, fino all’ultimo giorno lo voleva la Sampdoria, ma si era comportato bene e abbiamo preferito tenerlo. Ha dato dimostrazione su cui si può contare. Mancini ha già fatto bene l’anno scorso e migliorerà, poi ci sono due giocatori straordinari come Masiello e Toloi. Si può anche spostare Castagne in caso di bisogno. Peccato per l’infortunio di Varnier, il migliore a detta di tutti, ma lo rivedremo. Abbiamo puntato su ragazzi di livello”.

Il giocatore più difficile da prendere. “Pasalic, con il Chelsea non è una passeggiata. Grazie a Luca che ha un ottimo rapporto, ma quando si parla di soldi le società non sono molto amichevoli. Anzi, diventa un problema. Sono abituati a cifre per noi impossibili. Anche per Rigoni una situazione simile, Sartori chiama e dice che si può fare. Lui ha parlato con Denis, che mi contatta dicendo che è forte, quindi non abbiamo avuto dubbi”.

Quale mercato senza Europa. “Volevamo i giovani più interessanti della Serie B, come filosofia nostra, oltre a quelli che abbiamo già in casa, sono il nostro futuro. Vista la qualificazione c’è stato uno sforzo aggiuntivo, dimostra che vogliamo cogliere le opportunità, così come capitato con Zapata. Mi ha chiamato Luca dicendo che c’era questa possibilità, non era possibile rifiutare e abbiamo chiuso in 24 ore. Un blitz importante, il giorno dopo sarebbe andato in un’altra squadra. Questo per far capire che una società quando ha i conti in ordine può permettersi di fare questo, dobbiamo muoverci in una determinata maniera. Sono arrivati poi anche sette o otto ragazzi italiani davvero interessanti”.

Su Hateboer. “Mi sta piacendo un sacco, se inizia a fare dei gol come ha dimostrato in Israele e ieri sera diventa tra i migliori del campionato nel suo ruolo.

L’Europa League. “Nei preliminari ci sono state sfide interessanti, che sono servite per l’inizio del campionato. Meglio di così non si poteva partire. Sono stati match impegnativi e utili per prepararci mentalmente, ma ora c’è una squadra forte da affrontare, se passiamo è un bel colpo. Tutto sommato credo che ci sia positività, bisogna vedere cosa succede nel lungo periodo a causa di questo sforzo. La sfortuna è che ora con il campionato iniziato cambia tutto”.

Lo stadio. “Ci auguriamo di partire al prossimo maggio, il numero di abbonati ci ha fatto pensare di ingrandirlo un po’ per arrivare a circa 22-23mila posti. Un supporto immaginabile da parte dei tifosi, sempre molto legati. Crescono anche le vendite allo store, ma non solo a Bergamo, ci sono tanti simpatizzanti in giro per l’Italia e per il mondo”.

Su un acquisto mancato. “Mi sarebbe piaciuto prendere un brasiliano, non siamo riusciti. È Pedro, centravanti. L’ho visto, 19 anni, mi era piaciuto tantissimo. Ci hanno chiesto tanti soldi e il ragazzo ha preferito non venire”.

Imparare dall’estero. “Domani sarò dal Paris Saint-German, per imparare. Lo abbiamo già fatto con il Chelsea, ci serve per crescere come società, sapendo che comunque siamo l’Atalanta. Speriamo di essere premiati. Andrò io personalmente, mi stimola e mio figlio è impegnato altrove. Molto interessante visitare questi club, aprendo anche un rapporto, non si sa mai un domani. È significativo che dal Chelsea e dallo Zenit decidano di trasferirsi qui, stiamo investendo tanto anche a livello strutturale, arriva il nuovo edificio del settore giovanile, lo stadio. Questi argomenti rendono fiero un club come il nostro, ma i piedi vanno tenuti per terra. Teniamo conto della nostra dimensione, ma stiamo facendo molto bene tra le provinciali”.

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5 anni fa

Parlare di salvezza quando ci son almeno 5 squadre come il Frosinone che hai battuto 4-0 fa ridere dai…

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5 anni fa

Cambiare mentalità grazie, un po’ di ottimismo non guasta car ol me tone

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5 anni fa

Teniamocelo stretto uno così…
Chi lo critica non capisce nulla, meglio che vada a tifare la Juventus…

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5 anni fa

Percassi sottotono. C’è il Superstore LaFayette da costruire

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5 anni fa

Grande presidente
.teniamocelo stretto da buon bergamasco fa il passo adeguato alla gamba

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5 anni fa

Bene Percassi! Uomo intelligente e Presidente con i piedi per terra!

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5 anni fa

Bella trasmissione bravo Matteo De Sanctis e Grande il nostro Presidente Percassi ????

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5 anni fa

Spiace ammetterlo ma il Gasp ha fatto un uscita infelice, e’ un grande allenatore ma il suo ambito e’ l’ Atalanta, in un grande club un uscita cosi la pagava cara.Bravo il presidente a ricucire.Mercato fatto alla grande.

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5 anni fa

Quindi una ZaMpata ? ?

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5 anni fa

Il presidente è un imprenditore di alti livelli parla di fatti non di favole l’Atalanta deve fare Business.. non deve essere un costo vedi società indebitate fino al collo come il Milan ecc ecc Percassi vai avanti così che noi sappiamo che il primo tifoso sei tu… ?

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5 anni fa

Quindi credo che nonostante le belle parole spese……aveva più che ragione il Gasp!
Giunti al punto di scegliere il futuro del club , con queste parole il pres. tarpa le ali a tutti facendo capire che la scelta è tutta a livello conservativo quantomeno ad ambizioni.
Peccato, si può tradurre il tutto in un occasione persa. ( parlo di futuro visto che del passato e dell odierno è da blasfemi lamentarsi)????????va be per nòter l è semper Magica la DEA!

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5 anni fa

Bell’intervista e belle parole. L’unica cosa che non mi piace è sentire sempre dire che si parte per non retrocedere. Secondo me Presidente bisogna oramai pensare sempre all’Europa.

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