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Roma-Atalanta, una lunga storia di doppi ex

47 tra giocatori e allenatori (3), più un paio di dirigenti: il primo nerazzurro a passare in giallorosso fu “Picaia” Bonomi negli anni trenta del secolo scorso

Quarantaquattro doppi ex al netto di quello nuovo di trinca, in fila per tre col resto di due. Lunedì 27 sarà Bryan Cristante contro Rafa Toloi, ma andando a ritroso nel tempo c’è una lista così. Il conto della storia in comune fra Roma e Atalanta, però, non si risolve con la teoria dei cinque tecnici e dei trentanove giocatori arruolati sui due fronti, aperta da “Picaia” Bonomi da Ranica, venduto ai giallorossi nell’estate del 1938 per 120 mila lire e scudettato nel 1941-1942 insieme alla sua contropartita in prestito, Amedeo Amadei. Il primo dei soli tre titoli romanisti, mica robetta.

LA CARICA DEI QUARANTANOVE. Tanti sono i professionisti assoldati per la gloria o quasi di entrambe le società. Al totale si arriva, innanzitutto, annoverando un terzetto di allenatori: Geza Kertesz, uno Schindler ungherese che in nerazzurro non riuscì a riportare Bergamo nella massima serie per poi trovare la morte da eroe il 6 febbraio 1945 fucilato dai nazisti, Ferruccio Valcareggi, Ottavio Bianchi (mediano sul campo a Bergamo) e Gigi Delneri. Ci sarebbe anche Cesare Prandelli, alfiere sul campo e oltre la riga di gesso (’93/’94, in tandem con Andrea Valdinoci, al posto dell’esonerato Francesco Guidolin) specie nelle giovanili (titoli Allievi ’92 e Primavera ’93 più la Viareggio Cup), dimessosi per ragioni personali (la malattia della moglie Emanuela Caffi, scomparsa tre anni più tardi) a Roma prima del campionato 2004-2005.

I DIRIGENTI. Nel front office, invece, i giallorossonerazzurri della lunga vicenda delle contendenti nel Monday Night del 27 agosto sono soltanto due. Emiliano Mascetti, comasco cuore Hellas Verona, direttore sportivo a Trigoria dal 1988 al 1996 e a Zingonia dal 1996 al 2002, e il suo predecessore proprio nella Capitale: Pierpaolo Marino, consulente del presidente Dino Viola nel 1987-1988 da terzo posto, appena prima del subitaneo abbandono: la stagione dopo, spareggio Uefa perso con la Fiorentina per mano del “core ‘ngrato” Roberto Pruzzo. Proprio lui, l’artefice delle fortune di mercato dei Percassi dall’estate del 2011 a quella del 2015 delle dimissioni, provocate dalla compresenza in organigramma di Giovanni Sartori.

A-C Amedeo Amadei (a, 1921 – 36/37 e 39-48 Rm, 38/39 At), Antonino Bernardini (c, 1974 – giovanili, 93/94 e 96/97 Rm, 03-gen 08 At), Daniele Berretta (c, 1972 – giovanili, 91/92, 93/94 e 95-nov 96 Rm, 00-03 At), Ottavio Bianchi (c, 1943 – 71-73 At; all. 81-83 At, 90-92 Rm), Davide Bombardini (c, 1974 – 02/03 Rm, 05-07 At), Valter Bonacina (c, 1964 – 86-91 e 94-99 At, 91-94 Rm), Giuseppe Bonomi (c, 1913 – giovanili, 31-38 e 43/44 At, 38-43 Rm, 1 Scudetto ’42), Marco Borriello (a, 1982 – set 10-dic 11 e 13-gen 15 Rm, gen-giu 16 At), Matteo Brighi (c, 1981 – 07-11 Rm, 11-12 At), Claudio Caniggia (a, 1967 – 89-92 e 99/00 At, 92/93 Rm), Massimiliano Cappioli (c, 1969 – giovanili, 87/88 e nov 93-nov 96 Rm, feb-giu 98 At), Enio Cardoni (d, 1929 – 56/57 Rm, 57/58 At), Alessio Cerci (c-a, 1987 – giovanili, 03-06 e 09/10 Rm, 08/09 At), Lampros Choutos (a, 95-gen 00 Rm, gen-giu 05 At), Giulio Corsini (d, 1933 – giovanili e 52-57 At, 57-64 Rm, 1 Coppa Italia ’64 e 1 Coppa delle Fiere ’61; all. 70-nov 73 e gen-giu 81 At), Bryan Cristante (c, 1995 – gen 16-18 At, 18- Rm).

D-O Marco D’Alessandro (c, 1991 – 05-09 Rm, 14-17 e ago 18 At), Dino Da Costa (a-c, 1931 – 55-60 e ago-ott 61 Rm, nov 61-63 At, 1 Coppa Italia ’63), Luigi Delneri (all., 1950 – ott 04-mar 05 Rm, 07-09 At), Angelo Domenghini (a-c, 1941 – 60-64 At, 1 Coppa Italia ’63, 73/74 Rm), Urby Emanuelson (c, 1986 – ago 14-gen 15 Rm, gen-giu 15 At), Onofrio Fusco (d, 1918 – 47/48 Rm, 48/49 At), Carmine Gautieri (a-c, 1970 – 97-set 99 Rm, 02-dic 04 At), Giovanni Griffith (d, 1934 – 57-60 Rm, 60/61 At), Geza Kertesz (all., 1894 – 38/39 At, dic 42-giu 43 Rm), Lamberto Leonardi (a, 1939 – 58/59 e 62-66 Rm, 70-72 At), Simone Loria (d, 1976 – 05-07 At, 08/09 e 10/11 Rm), Astutillo Malgioglio (p, 1958 – 83-85 Rm, 91/92 At), Marco Motta (d, 1986 – 01-05 At, gen 09-10 Rm), Giuliano Musiello (a, 1954 – 72/73 e 74/75 At, 76-78 Rm), Pablo Osvaldo (a, gen-giu 06 At, 11-13 Rm).

P-Z Pietro Pappalardo (p, 1964 – 83/84 At, 84/85 Rm), Ambrogio Pelagalli (c, 1940 – 60/61, 66/67 e 68-70 At, 67/68 Rm), Ivan Pelizzoli (p, 1980 – giovanili, 98/99 e 00/01 At, 01-05 Rm, 1 Supercoppa Italiana ’01), Sergio Pellizzaro (a, 1945 – 66/67 Rm, 72-74 At), Giovanni Piacentini (c, 1968 – ott 89-95 Rm, gen 98-set 99 At), Pierluigi Pizzaballa (p, 1939 – 58-66 e 76-79 At, 66-69 Rm, 2 Coppe Italia ’63 e ’69), Marco Pizzoni (c, 1966 – 84/85 Rm, 85/86 At), Alessandro Rinaldi (d, 1974 – 99-01 Rm, 01-gen 02 e 02-gen 03 At, Scudetto ’01), Elvio Salvori (c, 1944 – 64-66 e 68-73 Rm, 66-68 At, 1 Coppa Italia ’69), Cristiano Scapolo (c, 1970 – 93-95 At, 97/98 Rm), Giuseppe Secchi (a, 1931 – 57/58 Rm, 58/59 At), Sebastiano Siviglia (d, 1973 – 98-01 e gen-giu 03 At, 01/02 Rm, Supercoppa Italiana ’01), Rafael Toloi (d, 1990 – gen-giu 14 Rm, 15- At), Sandro Tovalieri (a, 1965 – giovanili, 82/83 e 85/86 Rm, 95-96 At, Scudetto ’83 e Coppa Italia ’86), Ferruccio Valcareggi (all., 1919 – 59-62 At, ott 78-mag 79 Rm), Ervin Zukanovic (d, 1987 – gen-giu 16 Rm, 16/17 At).

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