Spettacolo all’Olimpico con un pirotecnico 3-3. Apre Pastore, sorpasso nerazzurro e rimonta giallorossa. Ottimo debutto di Rigoni
E’ un’Atalanta che sfiora l’impresa in casa della Roma. Pastore a freddo gela i tifosi bergamaschi, ma i nerazzurri ribaltano la situazione con Castagne e una doppietta di Rigoni (1-3). Nella ripresa i giallorossi premono sull’acceleratore e trovano il pari con Florenzi e Manolas.
Gollini 5,5: dopo il gol di Pastore resta disoccupato sino alla conclusione di Djeko (34’) che non crea problemi. Bene su Under (6’st), male sul tiro di Florenzi che gli passa sotto la pancia. Rimedia su Djeko e Schick.
Djimsiti 6: primo tempo tranquillo, ha maggior lavoro nella ripresa.
Mancini 5,5: fra i primi ad andare in affanno a inizio ripresa. (18’st Toloi 6,5: in forma smagliante. Aiuta in copertura e prova anche a lanciarsi in avanti).
Palomino 6: qualche buona chiusura difensiva, ma soffre più del dovuto.
Castagne 6: lesto a ribadire in rete la palla respinta dal palo di Zapata, ma si fa sfuggire Manolas sul 3-3. Si salva con la chiusura su Kluivert al 93’.
Valzania 6,5: fa tanta quantità in mezzo al campo. Prova un paio di conclusioni dalla distanza. (8’st De Roon 5,5: si mette a uomo su N’Zonzi, ma non riesce ad arginarlo).
Pessina 6,5: complice una Roma spenta, riesce a far filtro e a non far passare quasi nessuno. (6’st Hateboer 6: ha il compito di controllare Kluivert e tutto sommato lo contiene).
Ali Adnan 6: molto propositivo nella prima frazione di gioco. Cala vertiginosamente con il trascorrere dei minuti.
Pasalic 6,5: una delizia l’assist per Rigoni. La condizione non è ancora a livelli ottimali, ma è uno degli ultimi a mollare.
Zapata 7: non va quasi mai alla conclusione, ma è fondamentale il suo lavoro. Svernicia Manolas e offre a Rigoni la palla dell’1-2.
Rigoni 7,5: non poteva scegliere un miglior biglietto da visita. Si presenta ai suoi nuovi tifosi con una bella doppietta.
Gasperini 6,5: il massiccio turnover offre tanto spettacolo nella prima frazione di gioco e altrettanta sofferenza nella ripresa. Ma è un’Atalanta che dimostra di essere viva e di possedere alternative all’altezza.
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