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29 anni senza Scirea, partito da Bergamo per diventare Campione del Mondo

Percassi

29 anni fa moriva a Babsk (Polonia) Gaetano Scirea, leggenda del pallone italiano che aveva spiccato il volo nell’Atalanta

29 anni fa moriva presso Babsk (Polonia) Gaetano Scirea. L’allora viceallenatore della Juventus perì in occasione di un incidente stradale tragico, che vide la 125 su cui era passeggero bruciare per via della presenza di una tanica di benzina nel bagagliaio.

Nato in Lombardia da famiglia di origini siciliane, Scirea a 15 anni iniziò a giocare nel settore giovanile dell’Atalanta, che lo prelevò dalla Serenssima San Pio, formazione di Cinisello Balsamo, grosso paese dell’hinterland milanese.

Con l’Atalanta fece 2 stagioni, poi a 21 anni spiccò già il volo per Torino. La Juventus lo teneva d’occhio da largo tempo, ed i rapporti tra le due società sono sempre stati ottimi.

In bianconero vinse ben sette Scudetti, e fu il primo calciatore della storia pallonara a vincere i primi tre trofei europei per importanza. Campione del Mondo a Madrid nel 1982, era apprezzato dai tifosi di tutte le squadre per eleganza umana e signorilità.

A questo si aggiunga l’incredibile classe che mostrava in campo, conciliando qualità tecniche a doti di grande leadership. Pur non essendo un mostro di durezza negli interventi è ricordato da tutti come uno dei più grandi difensori della storia, almeno a livello italiano.

La Juventus lo ha ricordato così sul suo sito ufficiale: “3 settembre 1989, una data purtroppo scolpita nei cuori di tutti i tifosi bianconeri. Quel giorno era domenica, e in Polonia pioveva forte. Lì c’era Gaetano Scirea, per visionare l’avversario che attendeva la Juventus in Coppa UEFA, il Gornik Zabrze.

E quella pioggia fu una delle cause del terribile incidente stradale che si portò via Gaetano. Da quella sera del 3 settembre 1989 siamo tutti un po’ più poveri. Lo è il mondo del calcio, che ha perso un esempio di lealtà, classe, educazione e civiltà, dentro e fuori dal campo. Lo è il popolo bianconero, che semplicemente ha perso Gai.

Come ogni anno, oggi ci stringiamo tutti insieme alla famiglia Scirea e pensiamo a lui. Perché Gaetano è sempre con noi.”

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