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Montero e Previtali, compleanni atalantini

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Il centrale difensivo passato alla Juve e il mediano ben più noto come pilastro dell’AlbinoLeffe compiono rispettivamente 47 e 37 anni. Due nerazzurri dai destini diversissimi

Uno ne compie 47, l’altro 37. Il primo, quello più famoso dei due, a differenza dell’altro non è un prodotto del vivaio dell’Atalanta. Però in qualche modo ne ha fatto le fortune per poi scalare le vette della professione, facendo man bassa di trofei alla Juventus, da figlio del Peñarol che in campo non risparmiava colpi proibiti. Paolo Montero, regista difensivo di quattro stagioni, e Roberto Previtali, mediano dal piede educato cui non si capisce bene a postieriori cosa mancasse per spiccare il salto, tanto da limitarsi a un’apparizione in nerazzurro, festeggiano oggi il compleanno da prospettive diametralmente opposte.

MONTERO, OVVERO IL CARTELLINO FACILE. Paolo Montero Iglesias, figlio d’arte (di Julio Montero Castillo), a Bergamo racimola 7 delle 16 espulsioni nella carriera italiana, ma anche 4 dei 6 gol, un terzo del totale in squadre di club (compreso il San Lorenzo), senza contare i 5 nella nazionale dell’Uruguay. Il mancino di Montevideo, in maglia Atalanta, ne ha fatti 3 all’Udinese e 1 all’Ancona risolvendo il match al novantesimo con una bordata nel sette. “Scoperto” da Marcello Lippi nel 1992-1993, si fa la stagione tra Francesco Guidolin e il duo Andrea Valdinoci-Cesare Prandelli per tornare successivamente in A agli ordini di Emiliano Mondonico. Avrebbe ritrovato il Viareggino nei successi in bianconero: 4 scudetti, 3 Supercoppe Italiane, 1 Coppa Intercontinentale, 1 Supercoppa UEFA e un’Intertoto con Carlo Ancelotti in panchina. Cattivo lui? La “pigna” a Di Biagio e certe entratacce non si dimenticano, ma nemmeno la corsa al capezzale di Pessotto durante la degenza dei Mondiali 2006.

PREVITALI, EROE ALBINOLEFFE. Dal canto suo il centrocampista compatto e tecnico nativo di Trescore Balneario, ma chiudunese di fatto, non è andato oltre il posto da titolare nel 2-2 di Perugia il 22 aprile 2001. Una gentile concessione di Giovanni Vavassori nell’annata post rientro al piano di sopra. Mandato a farsi le ossa, Previtali non tornerà mai alla base: Lumezzane, Alzano Virescit, Spezia, AlbinoLeffe dal 2003 al 2013 con mezzo giro di corsa alla Cremonese in Prima Divisione, quindi Eccellenza a Sarnico e Alzano(Cene) prima della serie D alla Virtus Bergamo (fusione di AlzanoCene e Aurora Seriate), alla Grumellese e al CazzagoBornoato (2017). Tanti auguri.

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