Gli ingaggi dell’intera rosa dei nerazzurri toccano quota 27 milioni, ben 4 in meno dell’onorario annuale dell’asso della Juventus importato in estate dal Real Madrid
Cristiano Ronaldo batte Atalanta… 31 milioni a 27. Il risultato della partita improbabile ma curiosa degli stipendi mette in luce l’abisso che separa l’asso più pagato del campionato italiano dalle possibilità economiche di una provinciale, seppur di lusso, come quella del presidente Antonio Percassi. L’intera rosa, argomenta L’Eco di Bergamo sulla base dei dati della Gazzetta dello Sport, ha un monte ingaggi complessivo inferiore di 4 milioni al portafoglio annuale del portoghese acquistato dalla Juventus in Spagna al Real Madrid.
QUATTORDICESIMA. Non nel senso della mensilità aggiuntiva di luglio, ma della posizione in classifica della società di Zingonia in tema di stipendi. 27 milioni, si diceva, contro i 219 dei bianconeri, i 140 del Milan e i 166 dell’Inter. Più in basso ci sono Parma (23), Udinese e Frosinone (22), Spal e Chievo (21) ed Empoli (16).
DEA, 4 MILIONARI. Gli atalantini con onorario a sei zeri sono Gomez (1,6, scadenza nel 2022), Zapata (1,5, 2023), Ilicic (1, 2020) e Pasalic (1, 2022). Seguono con 800 mila Rigoni (2022) e Toloi (2020); 700 Berisha (2021), de Roon (2021) e Freuler (2022); 500 Masiello (2021); 450 Palomino (2020); 400 Castagne (2021) e Gollini (2022); 360 Ali Adnan (2022); 300 Djimsiti (2019), Gosens (2020), Hateboer (2022), Reca (2022) e Tumminello (2022); 250 Barrow (2023) e Mancini (2023); 160 Pessina (2021), Valzania (2023) e Varnier (2023); 100 Bettella (2023) e Rossi. Per Gasperini, 1 milione 400 mila.
NEL SEGNO DEL 27. Il totale è invariato, perché gli onerosi stipendi dei neo acquisti sono compensati da quello in uscita di Caldara (700 mila euro, ora 2,2 al Milan), Cornelius e Spinazzola (idem, 1,5 milioni alla Juve), Kurtic e Petagna (600, il doppio alla Spal), Cristante (500, 1,4 milioni a Roma), Schmidt (idem), Orsolini (400, 600 mila euro a Bologna), Bastoni (250, 400 a Parma), Haas e Vido (200), Melegoni (100). La nuova dimensione nerazzurra è determinata dal raffronto del monte stipendi con il 2015-2016 (11,19; Denis 1,2) e la stagione successiva (11,35; Paloschi 1).