Tre vittorie su tre contro i nerazzurri per l’acciaccato Schiattarella, che però porta bene anche quando è indisponibile: le sue squadre non hanno mai perso nel confronto diretto
Non c’era nel doppio confronto dell’anno scorso, rispettivamente perché squalificato (a Bergamo) e infortunato (a Ferrara). Stavolta, salvo miracoli, dovrà cedere il posto davanti alla difesa a Mirko Valdifiori. Eppure Pasquale Schiattarella, di Mugnano di Napoli come Giulio Migliaccio, contro l’Atalanta porta bene anche quando non scende in campo: tre vittorie su tre in maglia Livorno, più una quand’era dietro la lavagna del giudice sportivo, e i due pareggi nella scorsa stagione (entrambi per 1-1) della sua Spal contro i nerazzurri, che quando leggono il suo nome si fanno il segno della croce.
AMULETO ANTI DEA AL LIVORNO… La prima perla è stata l’assist per il primo dei due gol sotto le Mura dell’ex al veleno Biagio Pagano il 26 novembre 2010, in serie B. Al ritorno, il 29 aprile 2011, con lui ancora in campo, i Novellino-boys rimontarono lo svantaggio di Bonaventura (49′) grazie a Dionisi (56′) e Danilevicius (63′). All’andata in panca per i labronici c’era Bepi Pillon. Ma per Stefano Colantuono, qualunque fosse il dirimpettaio, all’epoca gli diceva malaccio. In Coppa Italia, stesso esito: il 27 ottobre 2010 decide di testa Gaston Cellerino a tre del novantesimo.
…E ALLA SPAL. Dei due 1-1 della stagione 2017-2018, quella del rientro al piano di sopra dei biancazzurri dopo mezze secolo, s’è già detto in premessa. Ma il precedente della sua squadra senza Schiattarella per gli amaranto aveva significato bottino pieno: 3 novembre 2013, nella massima serie, al “Picchi” (Davide Nicola in panchina), segna Paulinho all’11’ e tanti saluti. Per il Monday Night il Gasp starà già tremando?