Gli assi preferenziali di passaggio e l’indice di pericolosità dei tiri nel Monday Night contro la Spal sono rivelatori di un gioco monotono e senza sbocchi
Gosens schiacciato su Freuler anziché usare la riga laterale come riferimento, il Papu Gomez troppo basso sul campo alla ricerca della sfera, squadra allungata nella ripresa alla ricerca del recupero e posizione media di Ilicic (finale a sinistra con Barrow a destra) accentrata. L’analisi de L’Eco di Bergamo della mappa dei passaggi dell’Atalanta lunedì sera contro la Spal trova qualche risposta alle domande sui perché di una sconfitta senza appello.
ASSI PREFERENZIALI. L’esterno sinistro tedesco e l’interno svizzero si sono passati la palla ben 20 volte, 11 dal primo al secondo. Quest’ultimo è stato il giocatore con cui il Papu ha dialogato di preferenza (15), mentre l’asse Toloi-Zapata (il centravanti, nello schema di Gasperini, punta il vertice destro con l’argentino a partire da mancina).
DIFENSORI CHE IMPOSTANO. La palma dei passaggi tentati spetta ad Andrea Masiello e Rafael Toloi, i due centrali esterni: 54 a cranio, solo che al viareggino ne sono riusciti un paio in più (48 a 46).
POSSESSO ALTERNO. Il 57 per cento medio di possesso palla ha rivelato comunque delle falle. 60 nei primi minuti, ma 40 nell’ultimo quarto del primo tempo. Al rientro dal tunnel, invece, il forcing per cercare di recuperare ha determinato l’oscillazione tra il 59 e il 68.
TIRI POCO CENTRATI. 12 conclusioni verso lo specchio, di cui solo 1 in porta (Gomez, sinistro nel primo tempo bloccato da Gomis), sono sotto di 2 rispetto alla media stagionale. La pericolosità dei tiri, valutata in base alla percentuale di probabilità che finiscano in rete (expected goal), è anch’essa rivelatrice di un disagio: nel 2017-2018 era dell’1,84 (chances costruite per quasi 2 gol a match, insomma), l’altro ieri a Ferrara 1,23, col Cagliari prima della sosta addirittura 0,65.