L’esterno sinistro ex Udinese si concede una lunga chiacchierata al quotidiano cittadino: il suo Paese, l’Atalanta, Gasperini e i sogni
“Sogno una grande squadra, l’Atalanta è già un traguardo. Bergamo è una bellissima città che vive di calcio”. Parola di Ali Adnan Kadhim Al-Tameemi, 25 anni il prossimo 19 dicembre, il Bale della Mesopotamia arrivato da un mesetto in prestito dall’Udinese: di calcio e d’altro ha parlato nella lunga intervista pubblicata oggi da L’Eco di Bergamo.
L’IRAQ: GUERRA E PACE. “Essere il primo iracheno in serie A è una responsabilità, perché devi dimostrare di essere all’altezza. Nel mio Paese mi seguono – ha rimarcato l’esterno sinistro -. Non voglio parlare della guerra, preferisco raccontare il presente dell’Iraq: oggi proviamo a vivere la normalità. E siamo pazzi del calcio”.
DOPPIETTA MONDIALE. “Al Mondiale Under 20 nel 2013 segnai due bei gol in semifinale all’Uruguay, perdendo poi ai rigori. Iniziarono a seguirmi la Roma e la Lazio, ma preferii andare in Turchia: meglio titolare in piccola che panchina in big”.
L’EUROPA RIPARTE DA SAN SIRO. “L’eliminazione dall’Europa League è stata pesante. Ma bisogna pensare a come arrivarci ancora: col Milan possiamo fare bene, dobbiamo mettere la testa solo su San Siro per provare a uscire con tre punti”.
IL GASP E L’IRACHENO. “Con Colantuono a Udine avevo giocato nel 3-5-2, quindi qualcosa del 3-4-3 già conoscevo. C’è molto da imparare ancora, devo lavorare per farmi trovare sempre pronto”.