L’indimenticato allenatore di Rivolta d’Adda, su ciascuna delle due sponde, ha spesso dato filo da torcere all’altra. Ma contro i granata ha vinto meno…
Il dispiacere più grande, Emiliano Mondonico, l’ha dato il 29 marzo scorso a tutti gli sportivi, alla sua amatissima famiglia e – per dire di alcuni dei tanti beneficiati dalla sua opera disinteressata nel sociale – i ragazzi dell’oratorio Sant’Alberto di Lodi. Ma quando sedeva sull’elemento a lui più naturale, la panchina, magari brandendo una sedia ad Amsterdam, ne ha inflitti anche alle sue ex squadre. Distribuendone anche ad Atalanta e Torino, le sue due esperienze da tecnico più significative, la sua immagine di marca, capitate al rovescio rispetto a quelle da giocatore: granata dal ’68 al ’70, sognando di emulare Gigi Meroni, la Farfalla volata via troppo presto, e nerazzurro nel 1971-1972. Senza precedenti in campo da ex.
IL MONDO ATALANTINO CONTRO IL TORO. Il bilancio complessivo (quindi alla guida anche di Cremonese, Como, Napoli, AlbinoLeffe e Novara) del Mondo contro il Toro è comunque negativo: 5 vittorie su 14 match e ben 7 sconfitte, con 11 gol realizzati e 14 subìti. In sella alla ninfa del pallone, il record è comunque positivo e recita 3-1-1 (5 a 3 il quoziente reti), con 2 bottini pieni su 2 sotto le Mura: entrambi di misura, grazie a Valter Bonacina il 5 marzo ’89 (di là, in panchina, Claudio Sala, sostituto di Gigi Radice e a sua volta rimpiazzato da Sergio Vatta) e al rigore di Mimmo Morfeo (contatto Sogliano-Tovalieri) il 31 marzo ’96 (allenatore ospite Lido Vieri, preceduto da Nedo Sonetti e Franco Scoglio). Curiosità: alla fine di quelle stagioni i piemontesi conobbero l’onta della retrocessione.
IL TORO DALLE CORNA… CONTRO LA DEA. Favorevole, invece, il palmarès dell’indimenticato uomo di Rivolta d’Adda contro quella che è stata la sua seconda pelle dal 1987 al 1990 e poi dal 1994 al 1998. Sotto le Alpi, in effetti, anche la Coppa Italia del ’93 in mezzo ad annate d’oro. In totale, record di 9-12-7 (32 gol a 27), in sella al Torino 6-6-2 (18 a 12) di cui un buon 3-2-2 a Bergamo (10 a 7). Eccoli, in sintesi, dal primo all’ultimo, con il collega dirimpettaio fra parentesi. 0-1 (Pierluigi Frosio) il 20 gennaio ’91 (61′ Giorgio Bresciani, ex di turno), 1-3 (Bruno Giorgi) il 17 maggio ’92 (31′ Bresciani, 38′ Scifo, 61′ Caniggia, 73′ Bruno), 0-0 (Marcello Lippi) il 18 ottobre ’92, 0-3 (Andrea Valdinoci e Cesare Prandelli) nell’andata degli ottavi di Coppa Italia il 30 novembre ’93 (8′ e 13′ Francescoli, 35′ Aguilera), 2-2 (idem) il 16 gennaio ’94 (41′ Silenzi, 45′ Rambaudi, 55′ Codispoti, 73′ autorete di Boselli), 1-0 (Bortolo Mutti) il 25 aprile ’99 (28′ Carrera) in B, 3-1 (Giovanni Vavassori) il 13 ottobre ’99 (3′ l’ex Lentini, 48′ Damiano Zenoni, 59′ e su rigore 65′ Doni) nel secondo turno del trofeo della coccarda. Ciao, Emiliano, ti vorremo sempre un Mondo di bene.