
Attento, scrupoloso, con un occhio particolare sui giovani: così è descritto il tecnico gialloblù
Dalla disperazione per i punti tolti e le mancate vittorie di questo inizio di campionato, il Chievo è passato in un attimo alla gioia data dalla ventata d’aria fresca del nuovo tecnico Ventura. Per conoscerlo più approfonditamente, L’Arena in edicola oggi ha chiesto a numerosi campioni del passato come si sono trovati con l’ex Nazionale in squadra: scopriamo i punti forti del prossimo avversario dei nerazzurri.
VIVES. Giuseppe Vives, alla Ternana in Lega Pro e con Ventura per 160 partite, ne ha parlato solo bene:”È un maestro. Ed ha ancora la voglia di un ragazzino. Grazie a Ventura sono passato dalla Serie D all’Europa League. Vivere un anno con lui significa diventare un calciatore migliore. Mi diceva sempre che nel mio ruolo non bisogna mai andare oltre i due tocchi, che la giocata va decisa prima ancora di ricever palla, che l’azione deve partire pulita già dalla linea difensiva. Dietro si è sistemato a quattro e a tre. Con lui contano i concetti più che i moduli. Quindi l’ordine e il gusto della manovra”.
BIRINDELLI. Alessandro Birindelli, insieme a Ventura al Pisa nella vecchia C1 dopo i tre scudetti vinti in undici anni alla Juventus, sottolinea la particolarità del tecnico: “Ho avuto tanti allenatori fra Lippi, Capello, Deschamps e Spalletti, ma Ventura aveva un approccio diverso, legato soprattutto alla cultura delle idee. Lui garantiva sempre conoscenze nuove, anche con la lettura della partita che eseguiva in modo parecchio scrupoloso. A Pisa ho visto ragazzi cambiare in maniera sensibile in appena tre o quattro mesi. Un valore notevole averlo, specie per la maturazione dei giovani. Ventura aveva fisso il concetto delle “entrate”, lui le chiama così, vale a dire gli spazi in cui inserirsi nella fase offensiva. Curava sempre tutto con la massima attenzione”.
PALMIERI. Infine Francesco Palmieri, attaccante con lui alla Centese, al Bari e alla Sampdoria e ora responsabile del settore giovanile del Sassuolo: “Ventura è un martello quotidiano, sempre animato dal desiderio di incidere in ogni momento dell’allenamento”.
