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Stromberg: “Ogni volta che racconto della morte di Bortolotti mi commuovo”

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Glenn Stromberg ricorda: “Non sapevo cosa dire al padre, diceva che i figli non devono morire prima dei genitori”

Glenn Peter Stromberg ha sempre l’Atalanta nel cuore. Tra tante memorie positive c’è anche qualche aspetto molto triste, come l’incidente mortale che tolse la vita all’allora presidente Cesare Bortolotti nel giugno del 1990.

Ospite in studio a commentare una partita quando si è parlato del presidente del Leicester, Stromberg non ha potuto non ricordare quel tragico avvenimento di 28 anni fa. Lo ha fatto raccontando particolari e commuovendosi a riprova di un legame assolutamente particolare, e per la vita, tra lui, i Bortolotti, l’Atalanta e Bergamo.

18 reti in 219 presenze per lui in nerazzurro, aggiunge dicendo: “Posso capire cosa succede a Leicester in questo momento”

Il portale Atalantini.com ha tradotto le sue emozioni.  Attacca lo stesso ex centrocampista del Benfica: “E ‘stato durante la Coppa del Mondo in Italia nel 1990. Il mio presidente si schianto’ contro il muro di casa sua rientrando da una serata. Saputo della tragedia io otttenni il permesso dalla federazione svedese, dopo la partita contro il Brasile, per recarmi a Bergamo e incontrare il padre nella loro casa“.

“Era un omone italiano (ndr – parla di Achille Bortolotti) alto e forte che mi venne incontro e mi abbracciò così forte che mi fece quasi male dicendomi:” I figli non dovrebbero morire prima dei genitori, perché è successo, Glenn? ”
E tu non sai cosa fare dire. gli fece molto piacere che fossi andato a trovarlo. Restammo seduti a parlare per un quarto d`ora e poi lui prese il telefono, compose un numero e disse: “prendi, parla tu con mia moglie. Non riesce a smettere di piangere. “

“Poi Achille mi ha abbracciato di nuovo, quindi siamo andati al suo hotel e abbiamo mangiato un po ‘di pasta e il giorno dopo sono tornato nel ritiro dalla nazionale”.

Di Bergamo ha sempre ricordi straordinari: “Ho giocato nell’Atalanta per sei anni ed ero il capitano della squadra. Mi hanno detto che ero uno di loro, parte della famiglia, che ero un Bergamasco vero. E ‘una cosa che apprezzo tuttora immensamente, è un`esperienza che mi ha dato tantissimo a livello umano. Quando il presidente Cesare se ne andò, sua moglie aveva un bambino nel grembo, l’ultimogenito. Lo incontro ancora diverse volte durante l’anno.
Non parlo di questo molto spesso ma ormai negli anni mi è capitato di raccontarla parecchie volte e nonostante questo ogni volta mi commuovo”.

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Gigi
Gigi
5 anni fa

Capitano per sempre!

Emanuele
Emanuele
5 anni fa

Stromberg sei un esempio per tutti

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