Il grande ex ospita il suo trampolino di lancio da calciatore e il suo compagno di allora Fabio Gallo rivela il retroscena: “Ebbe un inizio complicato, poi non si fermò più”
“In ritiro Emiliano Mondonico aveva chiesto di cedere Filippo Inzaghi in cambio di Andrea Silenzi che aveva allenato al Torino”. Nella paginata dedicata dalla Gazzetta dello Sport al tecnico del Bologna che attende la “sua” Atalanta c’è spazio per l’aneddoto di Fabio Gallo: quel 1996/97 da capocannoniere (24), per Superpippo, non aveva avuto subito premesse ideali.
RADICI & RUGGERI. A volerlo fortemente, all’epoca, il presidente nerazzurro Ivan Ruggeri, dietro suggerimento del consigliere Maurizio Radici che l’aveva “scoperto” quand’era presidente del Leffe, stagione 1992/93: il vertice societario, come ricorda sempre l’interessato, l’aveva convinto a firmare ospitandolo nella propria villa a Monterosso insieme al procuratore Tinti.
BERGAMO & GOL CHE FEELING. Oggi Superpippo, che alla fine di quell’annata da trampolino di lancio scrisse 24 battendo Montella nella classifica dei cannonieri, ha sempre un pensiero colmo di gratitudine per i colori atalantini, anche se Gallo ricorda quanto “se l’era presa con Morfeo perché non gli aveva fatto battere il rigore contro l’Udinese”. 5 nelle prime 5 partite, segnando a 15 delle 17 concorrenti, in una Dea dallo start difficoltoso (4 ko e 2 pari), e obiettivo personale raggiunto all’ultima giornata contro la Reggiana.
DAL CAMPO ALLA PANCHINA. Il centravanti di cui il pallone e il gol erano innamorati, che in campo a Bergamo aveva Gallo in regia, Sgrò a destra, Lentini a sinistra e Morfeo alle spalle, è al terzo rendez-vous da allenatore contro la squadra che l’aveva lanciato nel calcio che conta. Il bilancio è in parità: il 18 gennaio 2015, con lui espulso nel secondo tempo, risolve German Denis; al ritorno, 30 maggio, Baselli non può nulla contro gli ex Pazzini e Bonaventura (2).