Riviviamo velocemente quell’incredibile giornata milanese dell’Atalanta in quel 2 giugno ’63
Il patron Percassi ha detto, qualche giorno dopo la vittoria con l’Inter, che: “Con l’Inter domenica scorsa abbiamo raggiunto il top, è stata la partita più bella della storia dell’Atalanta”.
Proviamo però a rivivere velocemente una gara che potrebbe mettere in discussione questa possibile leadership della gara dello scorso 11 ottobre.
Decisiva fu nell’occasione la tripletta di Angelo Domenghini, ala destra di Lallio che poi fece una grandissima carriera anche in Nazionale, con annessa la vittoria di un titolo europeo.
Lo stesso Domingo rimase per un altro anno sotto la Maresana, salvo poi trasferirsi a Milano nell’estate succesiva.
A San Siro erano presenti ben 30mila bergamaschi, trionfanti alla fine della gara per il titolo portato in bacheca dai nerazzurri.
Meno felici i tifosi ed giocatori granata (tra cui vi era anche Enzo Bearzot, futuro ct Campione del Mondo nel 1982), che le leggende narrano si fossero portati dal Piemonte casse di bottiglie di champagne convinti di farne un sol boccone degli avversari.
Questa fu la formazione schierata dall’allenatore Tabanelli: Pizzaballa, Pesenti, Nodari, Veneri, Gardoni, Colombo, Domenghini, Nilsen, Calvanese, Mereghetti, Magistrelli.
Il sistema di gioco scelto fu il Wm (2-3-5), con anche Cometti, Rota, Roncoli, Cristensen, Nova, Olivieri e Gentile che furono utilizzati nelle gare precedenti della competizione.
La Dea aveva eliminato, nei turni precedenti, Catania, Padova e Bari.