Sa bilanciare le due fasi, è rapido e fa valere il fisico in difesa e in attacco. Il belga ha bisogno di tempo, per l’Atalanta può dare ancora tanto
Castagne è un terzino che non si risparmia mai e sopratutto capace di farsi valere sul piano fisico. Nonostante non sia ancora completamente inserito nella fisicità del calcio italiano resta rapidissimo nel rispondere all’uno-due del compagno, sa bilanciare le due fasi, riuscendo a entrare anche in zona goal.
Classe 1995, un nuovo giovane talento per la Dea. Lui che ha mosso i primi passi da calciatore nel piccolo club belga del Royal Excelsior Virton, prima di passare alle giovanili del Genk nel all’inizio del 2010. Poi l’Europa League con la maglia dell’Atalanta.
Gian Piero Gasperini lo ha spesso utilizzato durante la passata stagione. Soprattutto nell’alternarsi delle tre competizioni in cui sono stati impegnati i nerazzurri. Una pedina che ha spesso fatto male alle difese avversarie e che tutto l’ambiente aspetta, con la pazienza che gli è dovuta. Per fare male ancora, insieme, verso nuovi traguardi europei.