Il difensore oriundo brasiliano rivela alla Gazzetta dello Sport gli obiettivi personali: “Nel futuro la fazenda di papà, magari la Selecao e il brasileirao col Goias”
“Vorrei rivivere le notti europee. L’Atalanta ha mantenuto lo stesso livello nonostante le cessioni: i giovani sono la nostra forza, hanno Gasperini”. Intervistato dalla Gazzetta dello Sport, Rafael Toloi cerca un senso alla stagione dei nerazzurri proiettando i suoi desideri anche nel futuro: “In Brasile papà gestisce una fazenda col bestiame. Mi piacerebbe la chiamata nella Selecao, anche se Tite gioca a 4, e vincere il titolo nazionale nel Goias”.
DAL MATO GROSSO A BERGAMO. Il difensore di Gloria d’Oeste non pare intenzionato a mollare Bergamo: “Mia moglie e io amiamo la città, i tifosi e l’Atalanta. Rinnovo il contratto e rimango qui – fa sapere: è in scadenza nel 2020 -. Ho 28 anni e sono all’apice, non ho mai pensato di andarmene nonostante le voci insistenti sul Marsiglia: c’è Garcia, il mio allenatore alla Roma quando feci 5 presenze con Benatia e Castan titolari”.
L’EMPOLI E LA DIFESA. “Gioca bene e Caputo vede la porta. L’obiettivo è restare in alto e in difesa siamo forti: Palomino ha preso il posto di Caldara, Mancini e Djimsiti crescono. Gasperini vuole che i difensori partecipino, trasmette fiducia”.
I MODELLI. “Mi piacciono de Vrij, van Dijk e de Ligt. Da bambino stravedevo per Ronaldo: senza infortuni sarebbe stato il migliore. In difesa seguivo Lucio, ma l’esempio è Cafu. Gli avversari più forti? Perisic e Insigne sulla fascia, Icardi in area”.