L’allenatore della baby formazione nerazzurra parla della fucina di talenti bergamasca e dei risultati raggiunti
Dopo un roboante 5-1 rifilato alla Juve e un 6-1 inflitto al Milan, la formazione numero 1 del vivaio nerazzurro è esplosa e la classifica ne è una prova: vetta raggiunta con 22 punti dopo nove giornate, con 28 gol realizzati e solo 8 subiti. L’Atalanta Primavera dimostra di volere il titolo e La Gazzetta dello Sport non ha esitato a intervistare il suo mister (dal 2017) Massimo Brambilla:
AMBIENTE PERFETTO. “La crescita dei ragazzi è la priorità, vogliamo averne il più possibile in prima squadra. Staff tecnico, dirigenza e squadra sono un tutt’ uno. Coi giocatori c’è un bellissimo rapporto, anche così si spiegano le prove positive. L’ambiente è perfetto per fare calcio. Il match di Torino ha portato ulteriori conferme. Stiamo migliorando da inizio stagione, ma non fermiamoci”.
GASPERINI&PERCASSI. “Il risultato conta, ma la priorità è portare tanti giovani nei professionisti, anche attraverso esperienze in categorie minori. Credo valga per tutti i club d’Italia, per noi di sicuro. Ammiro i colleghi che puntano alla prestazione, tra questi Gasperini. Assoluta attenzione verso di noi, conosce alla perfezione ogni calciatore. Al pari della famiglia Percassi, per loro il vivaio non è un costo, ma una risorsa unica”.
I PROSPETTI MIGLIORI. “Kulusevski deve migliorare, ma può avere un futuro. Colpani, invece, lo conosco dagli Allievi. Ha il calcio in testa e vede la porta. Gli manca qualche chilo. Loro e Piccoli sono quelli di maggior qualità. E non dimentico Del Prato: intelligenza calcistica incredibile. Poi c’è Barrow che con noi grandi cose fino a gennaio, quando fu promosso da Gasperini. Quest’anno è partito forte, poi ha faticato come tutti. Vale la Serie A e questa Atalanta, credo in lui. Bettella invece all’inizio venne in Primavera per 3 gare, il mister voleva vederlo all’opera. Difensore di prospettiva. Infine Valzania e Pessina, stabilmente in Under 21, ma nell’Atalanta davanti hanno De Roon e Freuler, una diga, comunque sono giovani di valore“.
PRIMA SQUADRA. “Prima di pensare a una panchina nei grandi devo fare ancora esperienza. Vedremo tra qualche anno. Ora sono felice qui. Per quanto riguarda l’Atalanta e la gara con l’Empoli, penso che un passo falso ci può stare. La rosa è forte”.