Il presidente della Federcalcio: “Sfruttiamo la crisi per ripartire. Stiamo lavorando sulla giustizia sportive, infrastrutture e settori giovanili”
Il calcio italiano ha bisogno di riforme e anche urgenti. A dirlo è direttamente il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, intervenuto poco fa a Coverciano alla manifestazione “Il Calcio e chi lo racconta”, promosso da FIGC e Unione Stampa Sportiva Italiana (USSI) con il patrocinio dell’Ordine dei Giornalisti.
“Siamo reduci da un periodo di crisi che dobbiamo cogliere come un’opportunità per ripartire – ha detto -. C’è bisogno di una rivoluzione culturale e ritrovare il vero senso del dialogo. Il nostro calcio deve scoprire il senso di essere community. Questi primi 50 giorni sotto la mia presidenza sono stati contraddistinti dal tentativo di ridare fiducia a un mondo che aveva perso alcuni riferimenti fondamentali“.
“Vogliamo ridare entusiasmo e raggiungere obiettivi importanti in tempi importanti – ha aggiunto -. L’ultima estate ci ha insegnato che dobbiamo ridare certezze ed evitare vicende come quelle dei format dei campionati che creano tensioni tra le varie componenti. Abbiamo già sul tavolo la riforma per la Giustizia Sportiva e per il Codice di Giustizia Sportiva. Poi lavoreremo su altre 5 aree: infrastrutture, marketing, governance, licenze nazionali e riforma dei campionati, senza dimenticare i capitoli legati ai settori giovanili e alle infrastrutture“.