L’ex direttore generale nerazzurro è intervenuto in radio tornando sull’argomento della presunta discriminazione territoriale del tifo atalantino
A “Un Calcio Alla Radio”, trasmissione sulle frequenze di Radio CRC Targato Italia, è intervenuto Pierpaolo Marino, ex direttore generale di Napoli e Atalanta:“Bergamo razzista? Con me sono stati carinissimi. Con me è stato un rapporto di amore che conservo ancora. Dopo la mia presentazione all’Atalanta, ricevetti una telefonata da Gigi D’Alessio che mi disse “Complimenti amico mio, sei uno che ha gli attributi, perché vai a dirigere la squadra di una città dove non sono riuscito a fare un concerto”. Io cominciai a pensare di aver sbagliato, però dopo un mesetto si vedeva che c’era empatia con la gente”.
FESTA DELLA DEA. “Ci fu la festa della Dea e io fui accolto benissimo. C’era Claudio Galimberti, il “Bocia”, che con me è stato sempre correttissimo. Quando mi annunciò ci fu un applauso e poi dopo il coro “noi non siamo napoletani”. Fu quasi uno sfottò e poi ogni anno alla festa della Dea si è ripetuta questa cosa. Fu uno sfottò quasi familiare. Fu detto con grande simpatia”.
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