La calciatrice nerazzurra sprona le compagne in vista dell’ultimo impegno del 2018 contro il Bari, ultimo in classifica con 4 punti
Con il pareggio in casa del Milan, l’AtalantaMozzanica ha parzialmente riscattato l’eliminazione dalla Coppa Italia e ora è pronta per andare a caccia dell’ultimo successo del 2018 ospitando il Bari, fanalino di coda della Serie A. “Sabato abbiamo l’occasione di chiudere l’anno con tre punti – spiega Francesca Vitale, difensore dell’AtalantaMozzanica – che ci sarebbero di slancio per il 2019. Inoltre sarebbero importanti per staccarsi ulteriormente dalle zone calde della classifica”.
Per lei è la prima stagione in terra bergamasca. Come si trova?
“L’ambiente mi è piaciuto sin da subito. Mi è parso tranquillo, ma con tanta voglia di fare bene. Siamo un gruppo affiatato. Essendo alla prima esperienza nel calcio femminile, il mister rappresentava un po’ l’incognita, ma anche lui si è messo a disposizione, dialoga molto con noi e si è inserito bene”.
L’inizio però non era stato dei migliori.
“Vero, abbiamo fatto fatica. Eravamo una squadra nuova, con tante giovani. Forse la più giovane di tutto il campionato. Questo ha inciso molto a livello di esperienza, soprattutto nelle fasi iniziali. Poi siamo cresciute, migliorate e abbiamo preso maggiore consapevolezza dei mezzi. Ora possiamo veramente dire la nostra”.
A livello personale cosa si aspetta?
“Ci tenevo molto a fare il campionato di Serie A visto che mancavo da qualche anno. Mi sono messa a disposizione, provando ad aiutare in campo e fuori. Per il momento sono molto contenta, ma devo ancora migliorare”.
Come mai ha scelto il calcio?
“Con i miei genitori andavo a vedere le partite di mio fratello e mi sono appassionata. Ho provato tanto sport, ma la passione verso il calcio era unica. Il 23? Ho sempre giocato con il 5, ma era occupato”.
In passato ha militato nelle nazionali giovanili. Ci fa ancora un pensiero alla maglia azzurra?
“Indossare l’azzurro è sempre un’emozione particolare. È un sogno che si realizza. Con la nazionale maggiore ho fatto solo uno stage. Tornarci? Non si sa mai…”.
Come si vede una volta conclusa l’attività di calciatrice?
“Mi piacerebbe molto rimanere nel mondo del calcio. Sono laureata in scienze motorie e sono specializzata in massoterapia”.