Il centrocampista brianzolo non cerca alibi al brutto scivolone dei bergamaschi: “Mi spiace per de Roon, è la mia ispirazione. Dura contro la Juve senza due titolari dietro”
“Il Genoa ha vinto perché ha avuto più voglia e più fame di noi”. Non cerca scusanti Matteo Pessina, di nuovo protagonista a pelo d’erba a quattro mesi dal precedente impiego all’Olimpico contro la Roma, 3 giorni prima (27 agosto) della beffa ai rigori di Copenaghen (affrontata da subentrato a Freuler nei supplementari) nel playoff di Europa League.
A FREDDO PER MARTEN. “Mi dispiace per Marten de Roon, che deve essere sottoposto ad accertamenti. Sono entrato a freddo, ma basta l’adrenalina per scaldarsi. Fa il mio stesso ruolo, è la mia ispirazione, uno da cui ho parecchio da imparare – prosegue l’ex Monza e Como, ex cartellino Milan -. Per la mia partita sono contento ma non troppo, perché a livello di squadra abbiamo dimostrato meno fuoco dell’avversario di turno, che è stato a lungo a digiuno di vittorie e si vedeva dalla foga che ci metteva anche nei contrasti”.
RIGORI & EPISODI. “I rigori si tirano e si sbagliano, non è per quello di Ilicic che abbiamo perso la partita. La voglia di vincere sul campo fa la differenza, non altro. Non mi sento di giudicare l’arbitro, anche perché non ho avuto modo di rivedere i singoli episodi”.
PALOMINO E TOLOI, NIENTE JUVE. “La conseguenza più grave di questa sconfitta sono le espulsioni di Toloi e Palomino. Pesano, perché stiamo per affrontare la più forte. In realtà si è trattato di due falli di gioco dove quelli del Genoa sono stati più furbi di noi. Purtroppo abbiamo due elementi decisivi in meno in vista della partita più importante e difficile del girone d’andata”.
LA CAPOLISTA. “La Juventus è una delle squadre più forti d’Europa, Pjanic e Bentancur nel mio reparto sono tra i miei giocatori preferiti. Intanto auguro buon Natale a tutti i tifosi atalantini, se lo meritano. Ma per mercoledì mi aspetto che accorrano in massa allo stadio, ne abbiamo bisogno”.