Il presidente della Federcalcio: “Puntiamo ad arrivare a 40 squadre professionistiche. Albertini? Presto troverà posto in Figc”
Cambiare il calcio italiano. È questo il sogno (oltre che il progetto) del presidente della Federcalcio Gabriele Gravina. Il primo passo sarà una profonda riforma dei campionato che coinvolgerà Serie A e Serie B: “Ho chiesto aiuto al Governo, ma fino ad oggi sono stati impegnati con altro. Ora sono tornati a concentrarsi sul progetto del semiprofessionismo. Se dovesse passare, scenderemmo a 40 squadre professionistiche, senza spargimenti di sangue – ha detto a La Gazzetta dello Sport -. Viceversa, mi troverei costretto ad invocare un commissario ad acta, perché il sistema così non è più sostenibile. Il calcio non è dei presidenti, ma di milioni di tifosi. È a loro che dobbiamo dare certezze. Comunque con le nuove licenze nazionali che abbiamo voluto approvare, vedrete che ci sarà una selezione naturale. Per molte società non sarà facile rispettare l’indice di patrimonializzazione previsto in B e C“.
Nel futuro immediato potrebbe trovare spazio in Nazionale un ex Atalanta, Demetrio Albertini: “Ci sarà spazio per lui e altri campioni del passato in Figc, magari“.