L’allenatore livornese in quattro anni e mezzo in bianconero ha fatto incetta di trofei. Vincendo quelli disponibili eguaglierebbe il tecnico di Cusano Milanino
A caccia dell’Atalanta e della Coppa Italia, certo. Ma anche, e soprattutto, di due mostri sacri della panchina della Juventus come Marcello Lippi e Giovanni Trapattoni. Il Corriere dello Sport, oggi, punta tutto sulla sfida di Massimiliano Allegri alle bacheche dei trofei di chi l’ha preceduto in sella ai bianconeri: con la Supercoppa Italiana vinta ai danni del Milan a Doha, il livornese ha ancora campionato, trofeo della coccarda e Champions League per provare a eguagliare entro fine stagione il record dell’allenatore di Cusano Milanino.
QUOTA 10. La decina di titoli conquistata fin qui è solo un punto di partenza per l’ex tecnico del Milan, cui manca la coppa dalle grandi orecchie (e rispetto al Trap pure la Coppa Uefa, assorbita da anni dall’Europa League) per trovare la consacrazione nell’empireo dei grandi condottieri. Il collega viareggino ha 13 medaglie nel palmarès juventino, ma il top dei top sta a 14. In 249 gare allenate alla Juve, 181 vittorie, 38 pari e 30 sconfitte.
UNA COPPA PER L’ALTRA. Allegri ha più volte sostenuto come le gare secche costituiscano un “allenamento mentale per la gestione del match”. Il training di Coppa Italia di stasera a Bergamo, insomma, sarà utile anche in proiezione Atletico Madrid: l’andata degli ottavi di finale è prevista il prossimo 20 febbraio al “Wanda Metropolitano”, data piuttosto vicina. E, come ha ripetuto l’interessato alla vigilia del trofeo tricolore, “è da folli pensare che siamo i mega favoriti per la Champions, è un obiettivo che va inseguiti come tutti gli altri”.