79 anni per l’ex tecnico e difensore di Missaglia, che fu secondo del tecnico di Rivolta d’Adda nell’Atalanta edizione 1994-1995: promozione centrata
Alfredo Magni, che oggi, 7 febbraio, compie 79 anni, è stato uno degli allenatori in seconda di Emiliano Mondonico all’Atalanta. Per una sola stagione, lui che tra i Settanta e gli Ottanta a momenti non era riuscito nell’impresa di portare il Monza in serie A. Il tecnico ed ex difensore di Missaglia, nella Brianza lecchese, ballò a Bergamo nel 1994-1995, al ritorno del Mondo per riacciuffare il massimo campionato perduto.
A AL PRIMO COLPO. La coppia della panchina non fallisce il colpo e grazie ai vari Montero, Magoni, Morfeo, Fortunato e Ganz riesce nell’operazione risalita, resasi necessaria per il fallimento di Francesco Guidolin e poi del tandem Andrea Valdinoci-Cesare Prandelli nell’annata precedente che aveva determinato la fine della prima era alla presidenza di Antonio Percassi. Al gong, tanti saluti e amici come prima: arriva Angelo Pereni, quindi Gianpaolo Rossi negli ultimi due anni del Baffo, che negli Ottanta invece aveva sempre potuto contare su Zaccaria Cometti.
UNA LUNGA VICENDA IN PANCA. Magni acciuffa la A da responsabile tecnico nel 1980 a Brescia, per poi proseguire con Bologna, ancora Monza, Vicenza, Arezzo e Varese. Due comparsate con Montevarchi e Spal e siamo agli affiancamenti: nel 2000-2001 a Guido Carboni in B al Genoa, nel 2001-2002 a un Beppe Iachini sprovvisto di patentino al Venezia. Nel 2011 insieme ad Alessio Delpiano, al Lecco, dura 5 partite.
IN CAMPO. Magni, stopper cresciuto tra le giovanili dell’Inter e quelle del Monza, gioca solo coi brianzoli e il Como, tra serie cadetta e C (dal ’66 al ’68). In B, 203 presenze e l’unico gol, decisivo, in casa col Livorno il 13 febbraio 1973. Tanti auguri.