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Il caso Adnan scuote… l’Iraq

Il laterale sinistro è tuttora in permesso: non rientra più nei piani societari dopo la Coppa d’Asia. E sui social i connazionali attaccano Gasperini

Ali Adnan con Gian Piero Gasperini pare aver chiuso, o quasi. Prova ne sia la convocazione per il quarto di Coppa Italia con la Juventus del 30 gennaio finendo però in tribuna: da allora, permessi su permessi, il laterale in prestito dall’Udinese è a Baghdad. Dove sui social si mobilitano a favore di quello che considerano l’eroe nazionale.

DA BAGHDAD CON FURORE. A fare il punto della delicata situazione è L’Eco di Bergamo, che ipotizza lo sblocco dello stallo attuale con una cessione in un mercato con regole diverse. La MLS, e precisamente i Los Angeles Galaxy, sarebbe la soluzione.

DESAPARECIDO. Adnan, nella serata storta di Copenaghen il 30 agosto scorso, segnò il suo rigore nella lotteria fatale, per poi perdersi in panchina: titolare contro Roma e Cagliari, quindi il subentro a Firenze il 30 settembre che resta la sua ultima apparizione nerazzurra. Il 19 dicembre, via per la Coppa d’Asia, da dove è tornato il 26 gennaio dopo aver segnato il 3-2 su punizione al Vietnam.

MASS MEDIA. Una gola profonda sui mass media asiatici ha fatto sapere che “La decisione di rinunciare ad Ali Adnan è di Gasperini, che l’ha convocato contro la Juventus lasciandolo fuori senza spiegazioni. Sembra una reazione alla sua partenza anticipata per la Coppa d’Asia. Il suo agente ha avuto uno scontro con allenatore e società”. Stizzite le reazioni dei fan: “Disgustato da Gasperini”, “stagione rovinata”, “comportamento vergognoso”. Ora che cosa accadrà? C’è chi parla di Nazionali asiatiche discriminati e chi invoca un’inchiesta della Fifa…

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