La formazione estense è sempre stata un ostacolo per la squadra di Gasperini, che però non può permettersi un passo falso proprio adesso
Già dalla scorsa stagione la Spal aveva preoccupato non poco le grandi – e tra di esse ormai da un paio d’anni c’è dentro anche l’Atalanta – con il suo gioco di sacrificio, disorientante, che costringeva gli avversari ad accontentarsi del pareggio. Come riporta l’edizione odierna de L’Eco di Bergamo, nel match di ritorno la Dea dovrà essere abile a non farsi ingannare dal gioco lento di una squadra che conta su alcune vecchie conoscenze nerazzurre, motivate a segnare a Bergamo.
‘PUNTI’ DI VISTA. Più o meno la stessa storia che sta inscenando in campo anche quest’anno, con la differenza che a questo punto del campionato si ritrova già a -13 dalla Dea. I dieci punti raccolti nelle ultime tredici partite sono lo specchio di una società che ingrana piano ma è difficile che si fermi: l’Atalanta lo sa, perché in quello stadio – appena ristrutturato – fu sconfitta all’andata.
GLI EX DI GIORNATA. Dai gol di…? Proprio di un ex, anzi dell’ex, Andrea Petagna, che sta già affilando le sue armi per sfoggiarle a Bergamo. A lui e a Kurtic la Dea dovranno stare attenti: il primo rientra da squalifica a e vuole migliorare i suoi sette gol di capocannoniere, il secondo arrotondare a cinque il suo contributo sotto porta. Senza contare Paloschi e Floccari: con loro la Spal non ha mai perso contro l’Atalanta. La Dea non sconfigge i ferraresi dal 1967.