Da un po’ di partite a questa parte l’Atalanta ha l’uomo in più in campo: l’esterno con la frattura al polso che ha rotto tutti gli schemi e non si è più fermato
Lui è un esterno destro, eppure, sia in casa che in trasferta, il pubblico nerazzurro lo vede correre come un matto sulla fascia sinistra. Perché la verità è che per Timothy Castagne l’importante è correre, servire cross e segnare, senza differenze tra destra o sinistra. Intervistato da L’Eco di Bergamo in edicola oggi, il belga racconta il suo momento d’oro che sta vivendo – e sta facendo vivere – all’Atalanta: “Giocando ho trovato fiducia, non ho più paura di uscire se sbaglio una giocata (…).
MERCATO. Prima del mercato non giocavo, non sapevo cosa fare. Non essendo impiegato per una decina di partite, ho fatto questa valutazione: l’unico motivo per cui sarei potuto andarmene era lo scarso impiego (…)”.
MOMENTO D’ORO. “Questo è il momento più bello della mia carriera. Va alla grande: se la squadra gira per me è più facile. E due gol consecutivi non li avevo mai segnati (…). Personalmente, ho sempre avuto la forza di andare avanti e indietro, ma da quando sono qui sono migliorato”.
OBIETTIVI FUTURI. “Dopo aver battuto la Juve, la Coppa Italia è un obiettivo: abbiamo una chance e in Coppa può succedere di tutto. Quanto al campionato, vogliamo tornare a giocare in Europa: la possibilità c’è e vogliamo sfruttarla”.