L’attuale bomber nerazzurro si schermisce di fronte all’ipotesi di essere considerato il miglior attaccante di sempre a Bergamo
“Non sono io il più grande attaccante della storia dell’Atalanta: qui ci sono stati Inzaghi e Denis”. Ospite d’onore di Corner alla Casa del Giovane di Bergamo, Duvan Zapata nonostante i 16 gol in campionato e i 21 complessivi in stagione ieri s’è schermito di fronte al ritrovo dell’angolo on line de L’Eco di Bergamo: “All’inizio ho fatto fatica, anche a entrare in forma: non posso dimenticarmelo”, ha ribattuto il colombiano.
DUVAN, NO LIMITS. Il bomber assicura che la squadra sta tenendo i piedi ben saldi a terra: “Non sappiamo quali traguardi taglieremo, di sicuro affrontiamo una partita alla volta – ha continuato Zapata -. Stiamo facendo tutti quanti bene”. Duvan ha fatto estrarre a sorte tra i presenti il pallone spedito in curva dal dischetto il 27 gennaio scorso contro la Roma, regalando una maglietta autografata al tifoso che se n’era impossessato e gliel’ha restituito.
I RICORDI DEL MAGNO. Mattatore della serata pane e salame, l’ex terzino sinistro Giorgio Magnocavallo: “Tra Coppa Italia e campionato scelgo il secondo, perché in un trofeo da andata e ritorno e poi finale secca basta sbagliare una partita e tutto è compromesso. I nerazzurri mancano di un regista che detti i tempi nel finale delle partite che si stanno vincendo. Ai miei tempi c’erano ritmi bassi, contro Maradona, Platini e Zico: Sonetti era tatticamente avanti, ma si inventò i ritiri post partita e noi giocavamo a carte fino all’alba”.
Riccardo zampagna
Sono indeciso fra il Cobra e Caccia
Grande Magno
E banchelli?
E Nicola caccia??
E il mitico Comandini?
E costinha??
E Facundo Parra???
E Bobo Vieri? E Vugrinec?