Il tecnico è il terzo più longevo nella storia dell’Atalanta dopo Colantuono e Mondonico, ma con lui i nerazzurri stanno vivendo una nuova era

Dell’importanza della sfida tra Atalanta e Milan in programma domani sera abbiamo detto tantissimo. Ma la gara dello stadio di Bergamo permetterà a Gian Piero Gasperini di tagliare un traguardo simbolico quanto si vuole ma anche importante: quello delle 100 panchine in Serie A alla guida dalla Dea, dato che lo piazza al terzo posto assoluto dopo Stefano Colantuono ed Emiliano Mondonico.

100 volte nel massimo campionato che hanno portato in dote due qualificazioni all’Europa League, frutto di un quarto e un settimo posto e poi una serie di record che resteranno per sempre segnati nella nostra nerazzurra: come i 72 punti di due stagioni fa (40 in casa e 32 in trasferta), le nove vittime in trasferta, le sei consecutive, il maggior numero di punti in un solo girone (37) e il record assoluto di vittorie in un campionato (21).

A tutto questo vanno aggiunto le imprese come il 4-1 all‘Inter e il 3-0 alla Juventus nel corso di questa stagione, il 5-1 all’Everton due anni fa, le vittorie esterne a Roma e Napoli con relativi bagni di folla ala rientro a Bergamo, le plusvalenze milionarie per le casse del club che, grazie ai quasi 150 milioni incassati, ha acquistato lo stadio, investito sul vivaio e il centro di Zingonia oltre che su talenti da lanciare o rilanciare.

Qualcuno lo ritiene l’uomo giusto al posto giusto: al di là delle definizioni, godiamoci questa Atalanta e auguriamoci di poter raccontare ancora storie come queste tra altre 100 panchine