Il bomber nerazzurro proiettato all’ultimo dei quattro scontri diretti dopo la pausa: “Mi gioco la Coppa Italia da protagonista per la prima volta”
“C’è il Torino, poi la Fiorentina nella semifinale di andata di Coppa Italia. Ma anche i viola in campionato e la Sampdoria dopo la sosta: un filotto importante”. Intervistato da Tuttosport, il capocannoniere dell’Atalanta (16 in A, 21 in totale) Duvan Zapata è proiettato con la mente fino all’ultimo dei quattro scontri diretti di fila in calendario. Dimostrando di tenere al trofeo in modo particolare: “A Napoli vinsi Coppa Italia e Supercoppa Italiana, ma senza giocare mai le partite decisive”.
PALLONE & FAMIGLIA. Dal ritratto del quotidiano sportivo torinese emerge un colombiano legatissimo a squadra e famiglia: “Bergamo è una bella città e non mette pressione, quando porto Danzel e Dayton (i figli avuti da Nana, 6 e 4 anni, NdR) alla fermata del bus al mattino incrociamo molti ragazzi che vanno a scuola. Mi dicono spesso ‘Dai Duvan, continua così’”.
NIENTE OBIETTIVI. “Il mio unico obiettivo è crescere insieme alla squadra, pensiamo a fare il massimo partita per partita – filosofeggia Duvan -. Scendiamo in campo per vincere, e quando non si può bisogna gestire meglio per evitare di perdere: anche i pareggi contano nell’economia di una stagione”.
IL GOL PREFERITO. “Forse il primo dei due alla Juventus in campionato, per quel movimento su Bonucci e il sinistro nell’angolino – chiosa Zapata -. Certo, se contro la Roma avessi segnato il rigore anziché mandarlo in curva avremmo potuto vincere anche lì…”.