L’ex nerazzurro, volto anche della doppia finale di Coppa Italia del 1996, ricorda quei momenti e prova ad analizzare il match di domani
Il doppio confronto fra Fiorentina e Atalanta riporta tutti indietro nel tempo, per l’esattezza a quella doppia finale di Coppa Italia del 1996 poi vinta dai viola. “Non pensavamo di arrivare sino alla finalissima – ricorda Daniele Fortunato –, ma con il passare dei turni l’abbiamo presa bene. Peccato non essere arrivati alla gara di ritorno nelle migliori condizioni fisiche. Ma l’andata ce la giocammo bene, non meritavamo di perdere, ma fu 1-0”.
Cosa è mancato nel match di ritorno?
“Non essere in condizione fu determinante. Giocavamo contro Batistuta, Rui Costa e altri giocatori molto importanti. Peccato, perché poi quando perdi 1-0 all’andata, nel ritorno devi cercare di mettere in difficoltà l’avversario, ma qualche assenza e la forma non perfetta ci impedirono di ribaltare il risultato”.
Pensando a domani, che match prevede?
“Ho visto l’Atalanta disputare un buon primo tempo contro il Torino, ma dopo i gol subiti non è più riuscita a riprendere i ritmi. Ma credo che i nerazzurri abbiano tutti i mezzi per mettere in difficoltà la Fiorentina e non dovrà far altro che ripetere gare già viste più volte durante questo campionato”.
C’è qualche singolo in grado di fare la differenza?
“In una doppia sfida in cui un gol in più o in meno può fare tanta differenza, credo che sarà determinante la fase difensiva. Chi fra le due formazioni riuscirà ad interpretarla meglio, strapperà il pass per la finale. Dalla cintola in su entrambe possiedono singoli che possono risolverla, ma ripeto che sarà fondamentale la prestazione nelle retrovie: lo 0-0 è un risultato ben diverso anche solo dall’1-1”.
Quante possibilità ha l’Atalanta di vincere la Coppa?
“Ad oggi vedo molto equilibrio. Credo che le quattro contendenti abbiano esattamente le stesse possibilità. Non vedo una favorita. Anche se il Milan si trova in un buon momento di forma, credo che Atalanta, Lazio e Fiorentina abbiano tutte le armi necessarie per metterle in difficoltà”.
Invece in campionato su quale obiettivo dovrà concentrarsi?
“Dovrà pensare a fare più punti possibile. Certo, fino a un paio di domeniche fa si stava accarezzando il sogno Champions League, ma già anche l’Europa League sarebbe un gran traguardo. Ora l’Atalanta si concentri a mettere fieno in cascina, poi i conti si faranno alla fine”.
Certo che possiamo arrivare in finale. Obiettivamente giochiamo contro l’avversario più scarso delle quattro.
La Fiorentina è una squadretta, senza aiuti sarebbe a lottare per non retrocedere. Giocando da Atalanta non credo ci saranno problemi ad andare in finale. Campioni come Gomez, Ilicic e Zapata loro se gli sognano!
Centrocampista intelligente.Persona umile.
Centrocampista intelligente.Persona umile.