Le ultime dieci gare dei nerazzurri cominciano tra poche ore: la Dea deve lottare per il bottino pieno se vuole restare in corsa per l’Europa
Dopo il magro pareggio conquistato in casa due settimane fa contro il fanalino di coda di classifica, l’Atalanta non può dirsi tranquilla questa mattina. Le gare contro squadre più alla portata sono infatti anche le più imprevedibili, come ricorda sempre mister Gian Piero Gasperini e l’edizione odierna de L’Eco di Bergamo.
SOLO VITTORIA. La natura delle due squadre imporrebbe la Dea tutta spostata in attacco (sebbene Ilicic probabilmente non sarà dei loro e Zapata sia parzialmente più stanco per la tournée con la nazionale) e il Parma chiuso a riccio nelle retrovie e pronto a lanciare qualche contropiede insidioso (sforniti però questa domenica del supporto necessario in attacco). I tre punti però servono eccome per rimanere nella volata delle big e sperare in un posto in zona Europa: il pareggio non è contemplato e, per rincorrere i tre punti, la Dea dovrà azzeccare l’approccio alla gara.
GIUSTE MOTIVAZIONI. Come? Caricandosi con le giuste motivazioni: undici gare in 57 giorni per sognare campi internazionali anche nella stagione 2019/2020 e una finale di Coppa Italia da conquistare. L’Atalanta a Parma ha vinto solo due partite su diciotto in A, ma con la testa giusta centrerà la terza oggi. Loro sono a metà classifica e con la salvezza in tasca: per motivazioni ha già vinto la Dea.
