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Rigamonti e Avramov, torta anche per i portieri

Uno tirava i rigori, realizzandone 6 in maglia Como. Il serbo in nerazzurro ne provocò uno a Palermo facendosi espellere. Mini storia di due “secondi”

Il primo ne fa 70, l’altro 40. Ma niente miracoli in maglia Atalanta. Antonio Rigamonti è noto per i sei rigori realizzati su otto, nel triennio al Como, metà in B (’73/’74) e quindi in A (’75/’76). Vlada Avramov, invece, per quello provocato al “Renzo Barbera” di Palermo il 10 maggio 2016: sul 3-1 (6′ Baselli, 17′ autorete di Andjelkovic su angolo di Gomez, 43′ Vazquez, 51′ Gomez) il serbo di Novi Sad tenta il dribbling su El Mudo per poi stenderlo dopo essersi fatto fregare palla. Rosso da ultimo uomo, Giorgio Frezzolini tra i pali come cambio di D’Alessandro, il Gallo Belotti calcia sulla traversa, Rigoni fa in tempo a segnare il gol della bandiera. Dea virtualmente salva con Edy Reja.

RIGORISTA COI BAFFI. Nato a Carate Brianza, cresciuto nel Lilion Snia Varedo e in forza anche a Cremonese, Milan come riserva del sommo Ricky Albertosi, Varese, Terranova, Messina e Akragas, Rigamonti rimase associato ai baffoni dall’epoca rossonera in avanti. Da riserva di Roberto Anzolin in B, proiettato titolare dalla promozione nella primavera del 1971 sotto Giulio Corsini. 17 partite in mezzo a compagni come Emiliano Mondonico (contro il Vicenza e a Verona), dopo l’esordio il 3 ottobre di quell’anno a San Siro con l’Inter, un incidente di macchina e il posto finisce dritto a Pietro Pianta. Chiude con 23 presenze di cui 3 in Coppa Italia, ma resteranno nella memoria i successi dal dischetto contro Novara, Parma, Perugia, Verona, Bologna e Cagliari (con Bari e Milan gli errori) vestito dei colori lariani. Parati, di contro, a Enzo del Novara, Paina (ex nerazzurro) del Taranto e Merighi della Reggina.

L’ERRORE IN SERBO. In campionato Avramov, passato anche per Vojvodina, Vicenza, Pescara, Treviso, Fiorentina e Cagliari, giunto in prestito (stagione a metà tra Stefano Colantuono ed Edy Reja) dal Torino, beccò l’unico pallone in porta atalantino proprio all’ombra del Monte Pellegrino, sostituendo lo squalificato Marco Sportiello. In carriera, anche un poker di penalty ricacciati al mittente: 2 in biancorosso, nel Delfino e nella Marca. Nel trofeo della Coccarda, imbattuto contro l’Avellino (doppietta di Boakye), prende il tris (a uno) dalla Fiorentina nell’ottavo di finale. Ha chiuso trentaseienne col Fc Tokyo. Ultimi lavori, il posto di vice preparatore dei portieri dell’Al Nasr negli Emirati grazie a Cesare Prandelli e da allenatore del ruolo a Brescia prima dell’esonero di David Suazo (ex compagno in rossoblù) alla terza giornata a favore di Eugenio Corini (e Alessandro Vitrani). Auguroni.

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