Una motivazione in più per l’Atalanta verso la sfida di lunedì sera contro l’Empoli: riscattare la sconfitta 3-2 all’andata, sul campo dei toscani

L’Atalanta continua a volare nelle zone alte della classifica: con il pareggio sul campo dell’Inter ha raggiunto il quarto posto in classifica, a pari con il Milan. Da qui a maggio la aspettano sette finali da vivere con il cuore in gola, a partire dalla sfida di lunedì, in casa contro l’Empoli.

Una partita, sulla carta, più semplice di altre. Ma in questa stagione le squadre di bassa classifica hanno sempre dimostrato di potersela giocare con qualunque avversaria, soprattutto se in palio ci sono punti d’oro per la salvezza. Perché l’Empoli è ora ad un punto di distanza dal Bologna, diciassettesimo in classifica grazie alla vittoria sul Chievo di lunedì sera.

Ma quei tre punti servono anche all’Atalanta, che avrà la motivazione in più di vendicare la sconfitta beffarda subita nella partita d’andata. Gli uomini di Gasperini erano andati in vantaggio con Freuler, alla mezzora del primo tempo. Poi, a cinque minuti dall’intervallo, l’episodio che sembrava far scivolare la partita su binari nerazzurri.

Caputo sbaglia un calcio di rigore causato da un mani di Masiello: l’attaccante dei toscani Caputo stampa il suo destro sulla traversa, si innesca un contropiede micidiale dell’Atalanta, concluso dal gol del 2-0 di Hans Hateboer. Un episodio fondamentale, che viene praticamente annullato poco più tardi dalla rete di La Gumina. E il secondo tempo inizia sul 2-1.

Dopo un secondo tempo povero di emozione, a un quarto d’ora dal fischio finale Masiello mette dentro l’autogol del pareggio. Poi, al novantaduesimo e dopo l’espulsione di Ilicic per proteste, il gol di Silvestre sancisce la vittoria dell’Empoli e una sconfitta dolorosa per gli uomini di Gasperini, arrivata una settimana dopo la straordinaria vittoria con l’Inter. Una motivazione in più verso lunedì.