Lunedì, prima della partita con l’Empoli, l’incontro col Questore di una delegazione della Curva Nord. Messaggi distensivi tra le parti, anche se sul Daspo decide solo il Consiglio di Stato

Per il Corriere della Sera, a Bergamo le Istituzioni sono anche tacitamente a favore del rientro allo stadio del leader storico della frangia della tifoseria dura e pura. Il sindaco Giorgio Gori, che mercoledì parteciperà per la prima volta a una trasmissione sportiva, “Dodicesimo uomo in campo” su SeilaTv, secondo l’avvocato Federico Riva ha già avviato un dialogo col nuovo Questore, che lunedì prima del posticipo con l’Empoli incontrerà una delegazione della Curva Nord, per smussare gli angoli con la medesima e, di fatto, riabilitare la figura del Bocia.

DASPO E RICORSO. Il suo assistito, al secolo Claudio Galimberti, daspato fino a marzo 2022 (con prolungamento, originariamente era fino al 2020). Una misura su cui pende il ricorso al Consiglio di Stato dall’11 aprile, perché la nota vicenda della testa di porchetta “offerta” alla Polizia al prefiltraggio quel famoso 12 aprile 2015 prima del match col Sassuolo, col Bocia in regime di articolo 9 (il Daspo precedente, per Atalanta-Catania, era scaduto a ottobre 2014) per una condanna del Tribunale di Pordenone del 2011 (tafferugli in occasione di un’amichevole estiva con la Triestina) poi annullata.

QUESTORE E DIALOGO. Secondo il dorso di Bergamo del primo quotidiano nazionale, insomma, tra amministrazione comunale, politica anche a livello nazionale col deputato Daniele Belotti nel solito ruolo di tramite con gli ultras e il nuovo qeustore Maurizio Auriemma ci sarebbe un trait-d’union nel segno della trattativa per anticipare la fine del digiuno da spalti del Bocia.