Il centrocampista nerazzurro non ha trovato molto spazio nelle gerarchie di mister Gasperini, ma la gara di Pasquetta potrebbe fare al caso suo
A Gian Piero Gasperini una cosa proprio non piace fare: il turnover. Una strategia adottata da tanti suoi colleghi anche nei momenti più impensabili- vedi il Bologna di qualche settimana fa a Bergamo- e che a primo acchito sembrerebbe la più idonea in una gara festiva, a soli tre giorni dalla partita decisiva. Soprattutto considerando quanto la partita casalinga contro l’Empoli sia stata di grande sacrificio e tanta, tanta corsa.
Prima della gara contro il Copenaghen era stata proprio una Dea in riserva a dare filo da torcere alla Roma, per far riposare chi poi ci ha messo tutto (ma non è bastato) in terra danese, con la porta stregata anche in quel caso. A scendere a ferro e fuoco all’Olimpico e farsi riconoscere per le sue qualità proprio Matteo Pessina, il giovane talento nerazzurro che per 50’ aveva guidato la squadra a centrocampo.
Tra i più apprezzati durante il precampionato, il numero 22 dell’Atalanta però nelle altre gare è stato scartato in stagione per lasciare posto a un Pasalic che non ha convinto del tutto. Intanto però, in 193’ totali, Pessina ha giocato ben dieci spezzoni di partita, l’ultimo dei quali contro l’Inter. Il suo periodo più roseo in nerazzurro a cavallo tra dicembre e gennaio: per lui 5 partite di fila e 128’ in A, coronati con l’assist nella goleada contro il Frosinone. E ora che Napoli lo chiama, Pessina è pronto a rispondere.
Purché non giochi Barrow
titolare a Napoli insieme a Pasalic