La città di Bergamo sta vivendo un sogno insieme alla squadra e uno dei suoi artefici è proprio il tecnico di Grugliasco Gian Piero Gasperini
Si ripetono sempre uguali le domande che, a ogni vittoria dell’Atalanta, gli addetti ai lavori rivolgono a Gasperini, dando voce al pensiero di molti appassionati del bel calcio: “Come fa la Dea a correre ancora così forte dopo la preparazione iniziata in anticipo?“, oppure, “Come ha fatto a rialzarsi anche dopo l’eliminazione ai preliminari di Europa League?”.
Il vero segreto il tecnico di Grugliasco se lo tiene per sé, ma La Gazzetta dello Sport in edicola oggi analizza alcune ricette che hanno fatto di Bergamo la piazza con gli occhi più puntati da tutta Italia. Nella città orobica infatti ogni situazione negativa viene ribaltata in positivo, un po’ come fanno gli 11 nerazzurri in campo dopo aver subìto un gol: e così la notte di Copenaghen con l’eliminazione beffa e la crisi di punti successiva (solo 2 in 6 turni), si trasforma in una reazione straordinaria della squadra.
I SEGRETI DELLA DEA. L’assenza di polemiche e la proprietà lungimirante che chiude il bilancio in utile per 3 anni consecutivi sono altri due motivi che hanno portato l’Atalanta in finale e al quinto posto del campionato, ma la vera ciliegina sulla torta è quel mister che ora chiedono e vogliono tutte. Mai in discussione a Bergamo, anche quando le cose andavano male, adesso Percassi se lo terrà stretto il più a lungo possibile. E con la Dea in Champions, sarà di certo meno dura la concorrenza delle big.