Partito da Bassano del Grappa nei Dilettanti, ha poi vestito anche la maglia della Juventus
Uno dei calciatori di grande classe che ha vestito la maglia nerazzurra negli anni Ottanta è certamente Marino Magrin, fantasista classe 1959 che ha avuto modo di militare per sei stagioni tra le fila dell’Atalanta. Con la maglia della Dea ebbe modo di conquistare ben due promozioni, una dalla Serie C alla B e una dalla cadetteria alla A due stagioni dopo.
Le ottime prestazioni messe in mostra nella massima serie con la formazione orobica lo portarono a guadagnarsi la chance di passare alla Juventus. Il profilo di Magrin fu scelto per sostituire addirittura il grande Michel Platini, partente nel corso dell’estate del 1987. Il suo trasferimento avvenne per circa 2,8 miliardi di lire. L’apporto dello stesso Marino alla causa bianconera non fu sempre eccezionale, ma resta grande la soddisfazione di essersi guadagnato un’opportunità di tal livello dopo essere partito dal mondo dilettantistico. Fino all’età di 21 anni, infatti, la sua storia calcistica si era sviluppata su terreni di gioco spesso impolverati e con pochi spettatori sugli spalti. Da lì la scalata verso l’alto, aiutata da un repentino passaggio dalla Serie C (Mantova) al calcio dei grandi
Il suo legame con Bergamo, ad ogni modo, è stato tale da essere rimasto grande anche alla fine della carriera, tanto da restare a vivere vicino alla Città dei Mille anche negli anni successivi alla chiusura della sua attività professionale. Riside infatti ancora oggi a Torre Boldone, comune confinante con il capoluogo di provincia. Nel frattempo ha continuato a lavorare nel calcio, allenando in vari settori giovanili e gestendo una Scuola Calcio a Ranica.