I nerazzurri, allora allenati da Lippi, futuro ct della Nazionale, furono sorpresi dal Genoa in casa… a Bologna, in campo neutro. Quante similitudini col sabato a Reggio…
In questo stesso mese, 26 anni fa, l’Atalanta col Genoa perse il treno per l’Europa. Sulla via Emilia, ma non a Reggio come sabato 11 maggio, dove ha confermato di essere da corsa per la Champions, bensì a Bologna domenica 30: in campo neutro per la squalifica del “Comunale” di Bergamo per i disordini contro il Brescia. Finì 2-1 anche all’epoca, ricorda L’Eco di Bergamo, ma per il Grifone affidato a Claudio Maselli. Di qua, un nome allora non altisonante: Marcello Lippi.
UN GENOA FORTUNATO. I rossoblù, già allenati dall’ex Bruno Giorgi e da Gigi Maifredi, puntavano a salvarsi. I nerazzurri in quella penultima giornata della stagione 1992-1993 erano in lotta per un posto in Coppa Uefa con Cagliari, Torino e Sampdoria con le prime due che invece presero 1 punto di vantaggio (35 a 34) e la terza un po’ più su a 36. L’avrebbero spuntata i sardi di Carletto Mazzone, a quota 37, con genovesi e bergamaschi appena sotto. Un pomeriggio aperto nella ripresa, fra tante chances di casa sciupate, dal compianto Andrea Fortunato al 4′, proseguito dal bis di Gennaro Ruotolo in contropiede al 34′ e chiuso dall’illusorio colpo di testa in mischia di Roberto Bordin a 7′ dal 90′.
DA GANZ A MUSA. Se quel giorno a Maurizio Ganz riuscì soltanto la sponda per il gol della speranza e tra gli altri non inquadrarono la porta Roberto Rambaudi e il futuro procuratore Leo Rodriguez, ieri al Mapei Stadium è bastato il risveglio di Musa Barrow per scacciare gli incubi scardinando il serraglio genoano. Il sapore d’Europa perso, sul filo del ricordo, da fiele si tramuta in miele.
Io c’ero!!!! E braglia ha fatto i miracoli!!!!
stadio di Bologna, presente