Atalanta ancora in piena corsa per un posto in Champions League. E mercoledì tenterà l’assalto alla Coppa Italia: Lazio, Juventus, Sassuolo, tre gare da cuore in gola
Se all’inizio della stagione qualcuno avesse prospettato un’Atalanta in questa situazione al 13 maggio, probabilmente non gli si sarebbe dato del pazzo, ma un appellativo molto vicino. Invece è tutto vero. A due gare dal termine, al netto di un’Inter che scenderà in campo stasera contro il Chievo, la Dea è al terzo posto in classifica con 65 punti (due più dei nerazzurri di Milano, tre di margine sulla coppia Milan–Roma e cinque sul Torino) e mercoledì giocherà la finale di Coppa Italia contro la Lazio cercando di portare a Bergamo quel trofeo che manca dal 1963.
PRIMA LA COPPA. Tralasciando per un momento il campionato, da cui potrebbe arrivare una storica qualificazione in Champions League qualora la formazione allenata da Gian Piero Gasperini cogliesse quattro punti nelle ultime due sfide con Juventus e Sassuolo, l’ordine cronologico degli eventi impone la massima attenzione sulla Coppa Italia. Mercoledì è il gran giorno in cui oltre 20.000 bergamaschi (sì, avete letto bene, ventimila) proveranno a spingere la Dea verso il trionfo, quello che nella storia nerazzurra si è verificato solamente nella finale secca del 1963 contro il Torino.
POI IL CAMPIONATO. Dopo la finale di Coppa, si tornerà al lavoro per l’incandescente finale di stagione, in cui sarà fondamentale l’apporto di tutti, soprattutto di coloro che finora hanno ottenuto un minutaggio ridotto, ma che in questo rush conclusivo potrebbe essere di rilevante importanza. Un esempio? Guardiamo le prove di Barrow e Pessina contro il Genoa. Il gambiano è subentrato e dopo quaranta secondi ha sbloccato la partita, il monzese ha mostrato aggressività e determinazione su ogni pallone. Pertanto elementi come loro, ma come potrebbero esserlo anche Reca e Ibañez, potrebbero risultare decisivi.
TURN-OVER? NO GRAZIE. Occhio però a non confondere tutto con il turnover programmato. Gasperini non è mai stato abituato a calcolare il minutaggio e non lo farà nemmeno in questa occasione. Pertanto contro la Lazio è molto probabile che rientrino Mancini, Masiello e ovviamente Gomez, freschi dopo la squalifica contro il Genoa, mentre per il resto vedremo in campo tutti i titolari. E molto probabilmente, salvo imprevisti infrasettimanali, la stessa formazione (al netto magari di un paio di avvicendamenti atti a preservare i più affaticati) tornerà in campo domenica sera allo Stadium contro la Juventus. Nella speranza che sia una serata di festa per tutti.