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Auguri a Motta, dalla Dea a Cipro… passando dal Gasp

Traguardo con l’anagrafe per l’esterno della Brianza lecchese, che dopo anni di contratti d’oro ha preferito divertirsi in un campionato meno competitivo. A Bergamo ha tuttora un’attività

Il settore giovanile, una sola stagione in prima squadra, quella d’esordio iniziata con Andrea Mandorlini e conclusa da Delio Rossi senza evitare il subitaneo ritorno in B, e via alla rumba di una carriera giunta alla dodicesima maglia. Compie 33 anni Marco Motta, esterno destro nativo di Merate, nel cuore della Brianza lecchese, che all’Atalanta ballò una sola annata. Sufficiente a garantirsi un dorato futuro e un presente al riparo dalle isterie da calcio business, all’Omonia Nicosia, Cipro, dove la gente va in vacanza o vive di turismo piuttosto che occuparsi di pallone. Da noi ha lasciato traccia permanente di sé col negozio di articoli sportivi a Grassobbio.

SCENE DA UN ESTERNO. Laterale puro dal gran fisico e dalle caratteristiche sgroppate avanti e indietro, Motta viene fatto esordire dal tecnico riminese subentrato al ravennate il 9 gennaio 2005, in casa della Roma, al posto di Riccardo Montolivo al 20′ della ripresa. Un ko per 2-1, a nulla valse la rete nel finale di Michele Marcolini al cospetto della doppietta dell’Aeroplanino Montella. Altre 18 presenze più le 3 di Coppa Italia (Juve nel ritorno a Torino degli ottavi, quarti con l’Inter), e avrebbe indossato nel prosieguo anche il giallorosso. Con qualche stazione intermedia prima.

MOTTA IL GIRAMONDO. Subito in comproprietà all’Udinese, tra le due esperienze in Friuli vive il prestito al Torino da riscattato dalle Zebrette. Nel 2009-2010 è alla Lupa, appunto, ma dura poco anche lì: acquistato a metà in estate, va in prestito oneroso alla Juventus che alla fine lo prende per intero, anche se ad Antonio Conte non va esattamente a genio ed ecco un nuovo parcheggio, nel gennaio 2012, stavolta a Catania, che gli impedisce di fregiarsi del primo scudetto di una serie tuttora ininterrotta.

COL GASP. Un’altra cessione a titolo temporaneo al Bologna e nel 2013 fa appena in tempo a fregiarsi della Supercoppa Italiana al ritorno in bianconero, quindi il posteggio invernale al Genoa in cui incrocia un Gian Piero Gasperini che fa segno di stimarlo abbastanza: 11 su 13 da titolare e gol al Milan il 7 aprile 2014, anche se per molte fonti sarebbe autorete di Abbiati. Fine dell’avventura nel Belpaese: da gennaio 2015 a oggi, due ingaggi da svincolato a metà stagione con Watford e Charlton prima di trasferirsi all’Almeria e di lì a Cipro. Conta 1 presenza in Nazionale maggiore, chiamato da Cesare Prandelli il 10 agosto 2010 a Torino con la Costa d’Avorio (0-1), dopo aver fatto la trafila nelle giovanili segnando alla Croazia alle Olimpiadi di Pechino nel 2008. Tanti auguri.

 

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4 anni fa

Auguri Marco

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