L’ex attaccante nerazzurro analizza il finale di stagione dopo la battuta d’arresto in finale di Coppa Italia della formazione di Gian Piero Gasperini
Presente al Torneo di Tennis 2019 organizzato dall’Accademia dello Sport per la Solidarietà sui campi di Cividino di Castelli Calepio, l’ex attaccante dell’Atalanta Maurizio Ganz ha commentato l’attuale momento della formazione allenata da Gian Piero Gasperini.
Come ha assimilato la sconfitta in Coppa Italia?
“Siamo rimasti tutti male perché vedendo quanto fatto in campionato ci si aspettava un esito diverso. Ma questa sconfitta non cambia nulla nel bilancio una stagione che resta ottima. Domenica c’è un altro grande match per la Champions”.
Resta però ancora in lotta per un posto nell’Europa che conta.
“La qualificazione in Champions è in mano all’Atalanta. Dipenderà molto da lei e dalla gara di Torino. Ha due risultati su tre e questo è un dato importante, poi dovrà andare a vincere contro il Sassuolo”.
Se dovesse mancare la Champions e retrocedere in Europa League, la stagione dei nerazzurri sarebbe comunque positiva.
“Nulla toglie al campionato. Speriamo che possa arrivare nelle prime quattro e credo che la cosa più bella che ho sentito negli ultimi giorni è che tutta Italia tifava Atalanta. Anni addietro non era la squadra simpatica, invece nell’ultimo periodo si è invertita la tendenza e questo è tanta roba”.
Come he visto Zapata? Stanco?
“Sono quelle gare a sé che fanno così. A volte ti riesce tutto, altre meno. Non credo che la condizione fisica abbia influito”.
Infine domanda personale. Come è andata la stagione con il Taverne?
“Mancano cinque partite e abbiamo la finale di Coppa svizzera da giocarci. Anche noi abbiamo trovato davanti a noi una “Juventus” in versione svizzera, ma siamo soddisfatti”.
Confido nell’arbitraggio
Confido nell’arbitraggio