
L’episodio avvenuto al 20′ del primo tempo poteva valere un calcio di rigore in favore dell’Atalanta
La direzione di gara di Gianluca Rocchi ieri non è stata, nel complesso, negativa. Il fischietto fiorentino è parso infatti sempre vicino agli episodio e bravo a non perdere mai il controllo di una sfida che per l’Atalanta poteva valere quasi una stagione.
A far storcere il naso, però, è – tanto per cambiare – la valutazione dell’episodio relativo ad un fallo di mano. Una costante per buona parte della classe arbitrale nel corso dell’ultima stagione di Serie A, vista e considerata la totale mancanza di uniformità di giudizio in varie situazioni, invece, analoghe o quasi.
Alex Sandro al 20’ ha infatti tocca di mano in area un pallone che stava percorrendo i sedici metri bianconeri in orizzontale rispetto alla linea di porta. Richiamato il direttore di gara ha scelto di assegnare il semplice calcio d’angolo in favore dell’Atalanta.
Qualche dubbio resta, viste soprattutto le linee guida relative al braccio largo date negli ultimi tempi, ma vista la deviazione di Masiello subito prima del tocco di Alex Sandro la decisione può essere condivisibile. Di certo non può essere paragonato all’episodio di Bastos a Roma, che nella circostanza aveva il braccio sopra l’altezza della testa e completamente incoerente rispetto al posizionamento del resto del corpo.
Giusta l’espulsione nel finale di Bernardeschi, entrato in eccessivo ritardo sul subentrato Barrow. Il fantasista carrarino finisce così in anticipo la sua stagione con il club, mentre sarà impegnato a inizio Giugno nelle gare della Nazionale.
