Il jolly, fuoriquota nella Primavera di Brambilla e attualmente impegnato nei Mondiali Under 20 in Polonia, non si fa illusioni: “Terzo posto e organico forte, se ne riparla tra uno o due anni”
“Per me è dura, difficile, l’organico è forte e reduce da un terzo posto. Meglio un prestito di uno o due anni in B”. Enrico Delprato non pensa di percorrere presto le orme recenti di Dejan Kulusevski e Roberto Piccoli, millennial esordienti nella prima squadra dell’Atalanta: il jolly classe ’99, fuoriquota nella corrente stagione nella Primavera di Massimo Brambilla, nell’intervista al dorso di Bergamo del Corriere della Sera parla dalla Polonia, dove sono in corso i Mondiali Under 20.
IN TRE PER IL MONDIALE. “L’ottavo contro la Polonia padrona di casa (oggi, domenica 2 giugno, 17.30, NdR) è ostico, ma sono qui con due amici come Andrea Colpani, con cui gioco fin da bambino, e Marco Carnesecchi: in tre della stessa squadra è un punto a favore”, spiega il giocatore di Grassobbio, figlio di Ivan, bandiera dell’AlbinoLeffe dopo essere cresciuto anch’egli nel settore giovanile nerazzurro.
GASP E I BABY. “Nessuno gioca un calcio moderno come Gian Piero Gasperini: dà chances a tutti e permette ai giovani di migliorare – chiosa Delprato -. Ogni tanto mi utilizza quando serve: due estati fa in ritiro, nelle amichevoli prima da difensore e poi da centrocampista. Credo di rendere di più davanti alla difesa o da terzo di destra, o centrale o a sinistra: dove servo…”.