Il talento dell’Atalanta: “Il futuro? Vediamo, ora io devo pensare solo a dare il meglio qui in Azzurro ogni volta che sono chiamato in causa”
Archiviata la pratica Polonia, l’Italia Under 20 è in attesa di conoscere chi sfiderà ai Quarti tra Argentina e Mali (la sfida è in programma stasera alle 20.30). Tra i punti punti forti della squadra di Nicolato c’è Enrico Del Prato, che nell’Atalanta Primavera allenata da Massimo Brambilla gioca a centrocampo, ma in Azzurro arretra al centro della difesa a tre con un’interpretazione decisamente moderna: “Mi piace anche se è un po’ una novità. A Bergamo sono abituato a giocare a centrocampo. Comunque l’anno scorso sono stato utilizzato un po’ di volte così. È un bel ruolo. Mi permette di impostare, di avere la palla tra i piedi e spesso non hai l‘attaccante addosso che pressa. In fase di marcatura occorre leggere soprattutto le palle profonde che possono scavalcare i marcatori“.
“Nicolato è un bravissimo allenatore ma è incredibile come sappia spronare prima delle partite – ha detto a Tuttosport -. Dà una carica eccezionale. Il calcio non è solo tattica, a volte si vince con quel qualcosa in più che è difficile da trasferire. Sarebbero magnifico arrivare sino in fondo alla competizione. Giocheremo alla morte“.
Inevitabile parlare anche di Atalanta: “Diciamo che ho giocato il campionato con la Primavera ma di fatto almeno l’ultimo mese e mezzo l’ho fatto da aggregato alla prima squadra. Mi sono allenato con la formazione di Gasperini che mi portava anche in panchina per le gare in Serie A. Il futuro? Vediamo, ora io devo pensare solo a dare il meglio qui in Azzurro ogni volta che sono chiamato in causa. Ora il Mondiale, poi penseremo all’Atalanta“.
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