Se i colpi in attacco stanno andando a buon fine e procedendo speditamente, la stessa cosa non si può dire per il reparto difensivo
Con la conferma del tridente d’oro Papu-Ilicic- Zapata, una riserva di lusso già in cassaforte (Muriel) e un’altra in arrivo con tutta calma (Joao Pedro, forse), l‘attacco della Dea da 103 gol si preannuncia più combattivo che mai anche per la prossima stagione, Coppe comprese.
I NOMI DA DIFESA. Anche il centrocampo non registra cessioni o svendite, ma se la lancetta si sposta in difesa la Dea appare un po’ più indifesa. Se nella trattativa con il Cagliari il terzino Federico Mattiello potrebbe giocare un ruolo di svolta, proprio a proposito di terzini la Dea non ha ancora deciso come muoversi. Al momento i nomi più papabili restano quelli di Gian Marco Ferrari del Sassuolo, Kevin Bonifazi del Torino, Davide Biraschi del Genoa, Denis Vavro del Copenaghen e ancora Marcao del Galatasaray.
LE 7 MERAVIGLIE. Niente più che corteggiamenti e apprezzamenti però perché per ora all’Atalanta interessa solo confermare le sue 7 Meraviglie: i veterani Toloi e Masiello, i lanciatissimi Palomino e Djimsiti, i punti interrogativi ma prossimi all’esclamazione Ibanez e Varnier e soprattutto Mancini, che vale almeno 25 milioni e vuole restare tanto in azzurro quanto in nerazzurro. Il fatto che nei prossimi giorni potrebbe non avvenire alcuna nuova entrata però viene accolta con qualche preoccupazione dai tifosi, che ricordano fin troppo bene gli svarioni in fase arretrata.
USATO SICURO. Dopo il dietrofront di un nostalgico Buffon, anche tra i pali non restano alternative se non contare ancora sull’usato sicuro: le capacità di Gollini e la voglia di ritornare a fare bene in casa di Marco Sportiello, dopo il suo brusco addio. Per i due tante società fuori Bergamo bussano alla porta, ma la loro preferita resta quella del futuro ‘Gewiss Stadium’.