Le operazioni atalantine in apparenza sono ferme, ma è probabile un’accelerata entro ferragosto. Con un obiettivo non dichiarato

Uno è sul taccuino da tempo, l’altro una sorpresa con l’imprinting di Gian Piero Gasperini nel sangue. Tra Sergi Gomez del Siviglia in difesa e il milanista scontento nonché ex genoano Suso Fernandez davanti, il mercato dell’Atalanta, finora un po’ in sordina al netto del doppio colpo Muriel-Malinovskyi, potrebbe decollare a sorpresa prima di Ferragosto. Parlando spagnolo.

IL GOMEZ DELLA DIFESA. Sarebbero due affari figli degli anni novanta, esattamente come i rinforzi precoci di attacco e centrocampo, il colombiano-bis e l’ucraino. ’91 e ’93 i già arrivati e integrati, ’92 e ’93 gli oggetti del desiderio di livello europeo per rendere stellari i due reparti cruciali, in cui il Gasp ha chiesto a volce alta gente pronta e di qualità. Con una valutazione sui 6-8 milioni, il catalano ex Barcellona costa oltretutto la metà di un Gian Marco Ferrari qualsiasi, per fare uno dei nomi più ricorrenti nei corridoi che contano.

SUSO E GETTO. Quanto al sinistro di Cadice, il rossonero in edizione Marco Giampaolo gli sta stretto. Un precampionato vissuto fin qui sulla trequarti in un motore a rombo, per un’ala pura come lui, significa musi lunghi e accettazione che sa di sopportazione. Un copione inadatto a uno che condivide con Muriel il procuratore (Alessandro Lucci, dettaglio non secondario) e che per caratteristiche intrinseche al massimo fa la seconda punta.

RICERCA DI MERCATO. Un elemento tecnico, veloce, uno contro uno bruciante, assist e gol: proprio come chiede il suo ex mentore al Grifone da gennaio a maggio 2016. Già allora in prestito da un Diavolo incapace, adesso, di mettergli tatticamente il coperchio. Chissà che dalla pentola a pressione del mercato nerazzurro non possa uscire lui, Jesus Joaquin Fernandez Saenz de la Torre.

SUSO, MA QUANTO MI COSTI? Il gasperiniano di ferro (6 gol in carriera con lui sui 33 totali nei club) costa 40 milioni. Non bruscolini. Ma Paquetà, titolare nominale fra le linee (appena rientrato dalle vacanze) che potrebbe a sua volta non adattarsi da mezzala come faceva con Ringhio Gattuso, pare avere il potere di spingerlo lungo la A4 a titolo temporaneo. Occhio alla concorrenza di Roma e Siviglia (again, dopo il Ronaldito e Sergi!), però. Del resto, se esiste un Gregory Defrel che ti sfugge e va al Cagliari, devi pur aspirare a qualcosa di grosso.