cropped-CA-logo.png
Sito appartenente al Network
Cerca
Close this search box.

Auguri a Jan Peters, due soli acuti atalantini

L’olandese, giunto a Bergamo ultratrentenne e un po’ logoro, segnò all’Inter in A e alla Samp in Coppa Italia. Stagione da 13 presenze

Veniva dal triennio genoano ed era un po’ logoro, Jan Peters, il più giovane dei due festeggiati ex Atalanta di oggi coi suoi 65 anni. Risultato, 13 presenze, 8 in A e 5 in Coppa Italia sotto Nedo Sonetti. Note caratteristiche, la zazzera bionda, il numero 8 stampato sulla schiena di centrocampista pronto a inserirsi e a sparare la botta. Che gli riuscì una volta sola a competizione, nel mese di settembre del 1985 che fu il suo magic moment con Bergamo: il 5 il provvisorio 2-1 sul campo della Samp, annusando aria di derby della Lanterna, nel girone della coccarda; il 15, assist di Roberto Donadoni da sinistra dopo un corner, il matchball nel 2-1 all’Inter sotto la Curva Nord con un destro da fuori dritto nel sette.

UNA STAGIONE, DUE ACUTI. Praticamente l’alfa e l’omega dell’esperienza nerazzurra di Peters, nome per esteso Johannes Wilhelmus, nativo di Groesbeek (oggi nella municipalità di Berg en Dal) nella Gheldria, che pure in patria era stato qualcuno. Cresciuto nel locale Germania, dal ’71 al ’77 nel NEC Nimega, quindi dal ’77 al 1982 all’AZ Alkmaar, squadra dei grandi successi: 1 Eredevisie (1981) e 3 coppe nazionali (’78, ’81 e ’82). Poi il Grifone e i nerazzurri, con 31 presenze e 4 gol nella nazionale oranje e bronzo agli Europei jugoslavi nel 1976.

TERNO ALL’8. Due acuti atalantini, dunque, prima di rincasare nel NEC e chiudere con due placide stagioni nel De Treffers, a casa sua, ritirandosi trentaseienne nel 1990. Peters aveva l’8 sulla schiena, ma in quell’unica annata dalle nostre parti lo vestì più che altro il duttile Cesare Prandelli. Certo, non doveva proprio essere male un centrocampo con lui, il mediano-terzino Eugenio Perico, Glenn Strömberg e Roberto Donadoni largo sulla fascia, al servizio del regista avanzato Marino Magrin, quello che tirava la bomba, e dell’unica punta che spesso era Aldo “Gol” Cantarutti. Ma Peters passava la trentina, e all’epoca imbroccare due stranieri (il massimo concesso) buoni e/o sani spesso in provincia era pura utopia. Tanti auguri.

 

Subscribe
Notificami
guest
9 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments
Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Emanuelson

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

È stato capitano della nazionale olandese.

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Arrivo dal genoa

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Scusate … HATEBOOR

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Purtroppo era sempre rotto

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Hateboer

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Gol con l’inter alla prima giornata da fuori area con Zenga a bocca aperta

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Un piccolo Platini di provincia. Averne!

Commento da Facebook
Commento da Facebook
4 anni fa

Hateboer

Articoli correlati

inter scudetto
La formazione allenata da Simone Inzaghi fa sua la stracittadina e si prende la seconda...
Il difensore interista trionfa. Tra i candidati c'era anche l'olandese...
Al gol vittoria la panchina interista si è riversata in campo...
Spegne oggi, 8 aprile, 63 candeline uno dei difensori del nuovo corso di Mondonico nella...
Il 25 marzo torta con candeline per due ex che hanno partecipato a fase molto...

Altre notizie

Calcio Atalanta